di Gaetano Veninata
Se dipendesse da East Journal, l’Europeo sarebbe perfetto anche fermandosi alla A: senza quella vanesia B, quella ruvida C e quella latina D. Perchè è nel girone numero uno che si concentrano tutti gli owski, gli uckij, gli tzidis e i šek possibili e immaginabili, che nemmeno il redattore più estroverso di EJ sarebbe riuscito a mettere insieme. Russia, Grecia, Repubblica Ceca e Polonia escono a braccetto dal sorteggio, e poco importa se la talentuosa (solo davanti) Ucraina va a vedersela con la perfida Albione, con i galletti transalpini e con la Svezia del discolo Zatlan.
O se la Croazia del gioiello Modrić affronterà la nostra neonata Italia, i dannatamente fastidiosi spagnoli e i dubliners del Trap. Non li disdegneremo, certo: gli daremo un’occhiata, come si fa quando s’incontra la bellezza (e il talento croato del Tottenham è bellezza). Ma i nostri occhi saranno tutti per lui, per il gruppo A, fatto apposta per noi. À bientôt.
Gruppo A: Polonia, Grecia, Russia e Repubblica Ceca.
Gruppo B: Olanda, Danimarca, Germania e Portogallo.
Gruppo C: Spagna, Italia, Repubblica d’Irlanda e Croazia.