Immaginate di poter seguire la vostra Nazionale in giro per l’Europa, sognare di salire sul tetto del Vecchio Continente sulle rive del Tamigi, del Tago o del Danubio. “Immagina, puoi”, direbbe un quanto mai profetico George Clooney. Il sogno di un Europeo itinerante diventerà realtà nel 2020. Di questi tempi appaiono davvero poche le persone che potranno seguire ogni partita della Nazionale in giro per l’Europa, ma la sola idea di stare attaccati alla tv a guardare le classiche interviste del prepartita ai capi opposti del Vecchio Continente non può non accendere la fantasia dei calciofili.
Da Lisbona a Baku le 24 migliori Nazionali europee daranno vita ad una competizione unica. Senza passare purtroppo, ed è questa la novità, da Varsavia e Praga. L’incanto e la magia del ponte Carlo di Praga, al pari del fascino della Città Vecchia della capitale polacca, non farà da sfondo all’Europeo più intrigante della storia. La Federcalcio polacca e quella ceca hanno, infatti, ritirato le proprie candidature, ma il 2020 rappresenterà comunque l’anno zero dell’Europa unita.
In particolare Lukas Manhart, Assessore allo Sport della capitale ceca, ha riferito che, in assenza di un idoneo progetto, la città, preoccupata dall’ipotesi di dover coprire i costi di organizzazione e soprattutto ristrutturazione dello stadio, ha scelto di non firmare l’accordo di garanzia con la Federcalcio ceca e con la Uefa.
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