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Eurolega, 8a giornata Top 16: Llull salva il Real Madrid, cade per la prima volta il Fenerbahce

Creato il 29 febbraio 2016 da Basketcaffe @basketcaffe

Round 8 di Euroleague che determina la prima sconfitta del Fenerbahce, KO ad Atene per mano del Panathinaikos. Coach Obradovic può difendersi menzionando l’infermeria piena e i soli sei giocatori iscritti a referto, ma questo non cancella l’ottima prova dei greci. Riduce a soli due punti il gap dalla capolista il Lokomotiv Kuban che supera il Cedevita con la prova monstre di Randolph. Crolla invece l’Efes Istanbul mentre conferma la terza piazza la Stella Rossa Belgrado, ormai a un passo dalla clamorosa qualificazione ai playoff. Nel girone F il Cska Mosca strapazza il Khimki nel derby russo della capitale, e il Laboral Kuxta mantiene la seconda posizione superando il fanalino di coda Zalgiris. Il Real Madrid soffre ma batte a domicilio il Bamberg, giunto ormai alla quarta sconfitta consecutiva. Il match della settimana Barcellona-Olympiakos vede il trionfo degli uomini di Pasqual che agganciano il treno playoff mentre i greci sprofondano al sesto posto in classifica.

MVP

Antony Randolph. L’ala americana classe 1989 annienta da solo il Cedevita, con 28 punti (9/10 da due), 13 rimbalzi e 5 assist per 43 di valutazione celebrando una delle prestazioni singole più interessanti della storia recente di Euroleague. L’ex Minnesota e Denver tiene in piedi da solo l’attacco russo, permettendo al Lokomotiv di avvicinarsi al Fenerbahce, sconfitto in Grecia. Non solo Delenay nella formazione di coach Bartokas, che ora ha in Randolph il secondo violino utile per tentare l’ambizioso assalto al trono d’Europa.

TOP

Panathinaikos. La formazione di coach Djordevic supera il Fenerbahce, rifilando ai turchi la prima sconfitta alle Top-16. I verdi di Atene disputano una partita intensa per tutti i quaranta minuti, distribuendo tiri e possessi come mai in questa stagione. Raduljca (14 pt), Williams (14 pt) e Calathes (9 pt) sono i volti di un Panathinaikos che dopo un inizio difficile ha trovato equilibrio e solidità. La mano di coach Djordevic è evidente, con un record di 5-3 e un +2 sulla zona calda della classifica il Panathinaikos vede i playoff sempre più vicini.

FLOP

Efes Istanbul. I turchi proseguono nel proprio momento buio subendo la terza sconfitta consecutiva contro la Stella Rossa Belgrado. La compagine di coach Ivkovic sembra smarrita di fronte alle recenti difficoltà che hanno proiettato i turchi fuori dalla corsa playoff. Se gli stop contro Fenerbahce e Panathinaikos sono giustificati dal gap difficile da colmare, la sconfitta con i serbi rischia di compromettere la stagione europea. Difficile capire cosa non funziona nella gestione Ivkovic, che paga la discontinuità dei suoi giocatori. In una serata in un cui le due rising star Saric e Osman chiudono con 37 punti in due, deludono i veterani. Ora i punti da recuperare sono quattro e la sensazione è che il treno playoff stia scivolando via.

MAN OF THE WEEK

Sergio Llull. L’uomo della provvidenza salva il Real Madrid da una sanguinosa sconfitta in Germania (cosa che ha fatto anche in campionato contro il Valencia). Lo spagnolo, appena tornato dal piccolo infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per un mese, ha guidato il Real sino alla terza posizione in classifica. La falsa partenza sembra lontana, anche se permangono alcune difficoltà riscontrate nella gestione Laso. Il coach, fresco vincitore della Coppa di Spagna, non ha ancora colmato le lacune difensive dei Galacticos, sempre più perforati dagli attacchi avversari. In attesa di incontrare formazioni più blasonate. Il Real si salva con i 21 punti e le sei triple di Llull.

SURPRISE OF THE WEEK

Luke Harangody. In una seconda parte di stagione deludente per il Darussafaka Istanbul, brilla la stella di Harangody, che si conferma il più positivo nella vittoria contro l’Unicaja Malaga. L’ala americana chiude con 21 punti e 8 rimbalzi, risultando una spina nel fianco per la difesa spagnola. L’ex Cleveland dimostra una notevole propensione offensiva, andando sopra i venti per la terza volta in stagione. La qualificazione ai playoff è compromessa, ma in Turchia hanno almeno un motivo per sorridere.

 

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