Due amici documentaristi stanno cercando di montare un progetto che parla dell'Europa; lo hanno ideato più di un anno fa, e ancora non sono riusciti a partire. Realizzare un film documentario non è facile, nemmeno per chi, come loro, gode di un discreto successo internazionale.
La cosa che però mi ha maggiormente stupito è che il loro maggiore problema è che le risposte di quasi ogni broadcaster sono che il loro pubblico non vuol sentire parlare d'Europa, il termine "Europa" è una keyword in negativo. Una parola che fa fuggire il pubblico.
Al di la del fatto che mi sono sempre chiesto se i dati statistici in mano ai broadcaster siano effettivamente raccolti ed interpretati in modo efficace, il fatto che non si voglia produrre un film, perchè raccontare dell'Europa fa paura, chredo sia forse una delle maggiori sciocchezze che un broadcaster possa fare. Forse invece sarebbe uno dei motivi principali per raccontarla.
In effetti devo ammettere che qualche anno fa l'Europa faceva paura pure a me, la vedevo con le facce di Monti e della Merkel, di Berlusconi e dei banchieri della BCE, di Draghi (Draghi!!!). La vedevo come qualcosa di lontano e burocratico. Qualcosa che rubava la "sovranità", che poi a pensarci bene io "sovrano" non lo sono mai stato, ma di sicuro sono europeo.
Sono diventato europeista dopo una lunga riflessione; l'idea di chiudermi dentro i confini di un italietta leghista o pentastellata mi faceva paura. A me piace il fatto di sentirmi parte di una comunità che parla diverse lingue, con molte culture diverse al suo interno.
Voglio che i miei figli possano crescere in un Continente senza muri e senza paura e decidere magari di poter andare a lavorare in Francia o in Inghilterra, senza dover passare per gli uffici immigrazione.
Vedo invece che col passare del tempo la discussione politica si fa sempre più inquetante: la Gran Bretagna vuole uscire dall'UE, con il flusso di rifugiati si erigono muri e barriere nuove, l'odio e la paura sono i sentimenti che vincono e influenzano le scelte politiche.
Io vorrei perro porre a me e a voi europei una domanda: ma a chi conviene un Europa divisa in piccoli staterelli? Davvero si vuole ritornare indietro, pensando così di poter fermare flussi migratori destinati solo a crescere? Davvero si vogliono ascoltare le ricette di Le Pen o Salvini, o di politici ignoranti e senza scrupoli?