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Europa League: Bonucci decisivo, la Juve supera il Lione

Creato il 04 aprile 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Europa League: Bonucci decisivo, la Juve supera il Lione apr 4, 2014    Scritto da Edoardo Schiesari    Calcio, Sport 0

Europa League: Bonucci decisivo, la Juve supera il Lione

Si è conclusa sull’1 – 0 la sfida dei quarti di finale di Europa League tra l’Olympique Lione e la Juventus. Partita importantissima per i bianconeri, non solo in vista della qualificazione ma anche per il morale. La compagine di Conte si trova in procinto di affrontare le settimane finali della stagione, ma è afflitta da diversi infortuni e dalla stanchezza che sta fiaccando le prestazioni di molti dei protagonisti della rosa. Pogba è sempre in campo ma non è mai decisivo, spesso è impreciso e a volte perde palloni che creano occasioni molto pericolose; Vidal è nervoso, affaticato, uno dei peggiori nelle ultime partite; Llorente non è un pericolo per le retroguardie avversarie da più di un mese.

Nel rush finale, i bianconeri sperano di mettere le mani sul terzo scudetto consecutivo e di agguantare la vittoria dell’Europa League: ma con la Roma a -8 (ieri i giallorossi hanno sconfitto il Parma per 4-2), la squadra stanca e le ultime cinque vittorie conquistate con sofferenza solo grazie a pochi colpi da fuoriclasse, la serenità iniziava a vacillare. In fondo, bisogna ricordare che solo due anni fa la Juve vinse lo scudetto recuperando uno svantaggio di 7 punti dal Milan: un Milan che disponeva di Ibrahimovic e Thiago Silva.
Serviva una vittoria: e i tre punti sono arrivati a 5’ dal triplice fischio grazie a una rete di Leonardo Bonucci. “L’uomo che non ti aspetti” o “Lionardo,” come l’ha battezzato Sky, ha messo in rete un pallone dopo una confusa azione su calcio d’angolo. Un goal fondamentale che ha steso il morale di un ottimo Lione che aveva avuto due clamorose palle goal nel primo tempo, e che ora dovrà compiere un’impresa per superare i bianconeri in trasferta.

Nel primo tempo, Conte schiera il classico 3-5-2. Nella retroguardia i soliti Bonucci-Chiellini-Caceres (sempre titolare da quando Barzagli è infortunato), a centrocampo Asamoah-Pogba-Pirlo insieme a Isla e Marchisio (dentro al posto dello squalificato Vidal); in avanti si rivede Tévez, la cui assenza al San Paolo aveva pesantemente influito sul risultato, e Osvaldo.
Nel primo tempo il match è estremamente equilibrato: il Lione si difende benissimo, il pressing è asfissiante e i registi a centrocampo (Pirlo soprattutto, che ha avuto Malbranque appiccicato per 90’) non hanno spazio per manovrare il gioco. È Bonucci ad assumersi l’iniziativa, tentando di impostare le manovre offensive servendo le punte con lanci lunghi, ma raramente è efficace. La Juve non è mai pericolosa, a centrocampo troppi errori di imprecisione rallentano il ritmo. L’unico pericolo per la squadra francese lo crea Tévez, che riceve un ottimo pallone ai limiti dell’area da Pirlo, ma il portiere è bravo a respingere la conclusione. È il Lione ad avere le occasioni migliori, due in 2’: prima con un tiro di Malbranque parato da Buffon, poi sull’evoluzione del cacio d’angolo con un pallonetto sbagliato di Briand che grazia il portierone da distanza ravvicinata. All’intervallo le reti sono ancora inviolate.

Nel secondo tempo, la squadra di casa mantiene l’intensità ed è sempre nella metà campo avversaria. Nei primi minuti, Buffon, quasi volando, respinge in corner una punizione dalla distanza di Umtiti (che comunque non sarebbe finita in porta). Poco dopo, Tévez è costretto a uscire per un fastidio agli adduttori, e Conte inserisce Vucinic, che va ad affiancare Osvaldo: non certo la partita giusta per testare, per la prima volta, questa coppia d’attacco. I bianconeri poi vanno vicini al colpo di fortuna, con Briand che rischia l’autogoal su punizione di Pirlo, ma Lopes con un gesto atletico non da poco riesce a metterci una pezza. Conte tenta l’ultima opzione: fuori Osvaldo, mai pericoloso, per Giovinco. La Formica Atomica entra subito in partita e la Juve cresce d’intensità. Si becca anche un cartellino giallo dopo un battibecco con il portiere avversario. Il Lione si arrende ad un inevitabile calo fisico, ma i bianconeri sono comunque più fluidi, riescono a imporsi e creare buone palle goal. La più plateale la spreca malamente Vucinic, con una conclusione altissima sopra la traversa sparata a due passi da Lopes: un errore inconcepibile per un fuoriclasse come lui. Il match sembra destinato a concludersi in pareggio, ma all’85 Bonucci va a segno in scivolata sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il match si conclude sul punteggio di 1-0.

I bianconeri questa sera si sono procurati una vittoria fondamentale per la corsa in Europa: il destino delle qualificazioni è nelle loro mani, l’avversario è combattivo ma non è insormontabile, e al ritorno avranno dalla loro il fattore Stadium. Il ritorno si giocherà nella loro tana, nello stadio che ha visto la Juventus rinascere dalle ceneri del 7° posto del 2011 e dove quest’anno ha vinto 15 partite su 15, infrangendo il record del Torino. Perfino il tecnico del Lione, Garde ha ammesso di sperare in un miracolo per rovesciare i pronostici. La Juve c’è e vuole vincere: a volte ci riesce grazie ai fuoriclasse, altre per iniziativa degli “uomini che non ti aspetti” e che in questi tre anni sono stati la sua forza.

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