Europa League: la viola delude, la sconfitta però è indolore

Creato il 30 agosto 2013 da Alessiamalachiti @amalachiti

Un tranquillo giovedì sera rischia di trasformarsi nel peggiore degli incubi per la Fiorentina, perché nonostante il più che rassicurante 2-1 della gara di andata in Svizzera la Viola si complica terribilmente la vita. L’ennesimo svarione dell’esperienza in viola di Neto è un fulmine a ciel sereno, perché fino a quel momento la Fiorentina non aveva corso eccessivi pericoli nel secondo tempo. L’1-0 griffato ben Khalifa e l’uscita dal campo di Cuadrado, migliore in campo per ampio margine lasciato negli spogliatoi all’intervallo da Monella, sono le cause scatenanti dell’involuzione dei padroni di casa. La Viola si disunisce e rischia di capitolare sulle saette da fuori area di Izet Hajrovic, granatiere delle cavallette”. Al triplice fischio dell’insufficiente Sidiropoulos (direzione arbitrale oscena) è tutto il Franchi a tirare un sospiro di sollievo. Pericolo scampato, dunque, e Fiorentina che accede alla fase a gironi da squadra di prima fascia (come la Lazio) e domani conoscerà le sue avversarie.

LO SCIAGURATO NETO, BEN KHALIFA NON PERDONA - L’avvio di gara è a dir poco contratto a avaro di emozioni. Gli svizzeri presto la mettono sul piano del contatto fisico e il pessimo Sidiropoulos lascia correre gran parte dei contatti, assistendo da spettatore non pagante a un match spigoloso in cui i colpi proibiti non tardano ad arrivare. Alla distanza – come ampiamente preventivabile – esce la qualità della Viola e solo l’imprecisione al tiro di Cuadrado e Joaquin non consente ai padroni di casa di concretizzare la supremazia tecnica e territoriale. La Fiorentina lo sbloccherebbe anche il risultato, ma soprattutto Mario Gomez lo sbloccherebbe il risultato con un’incornata da Torero, ma l’ex centravanti del Bayern Monaco, al momento della battuta di Borja Valero, si trova in chiara posizione di offside. Sul ribaltamento di fronte Neto combina la frittata, scagliando il rinvio sui piedi ispirati di Ben Khalifa, abile a insaccare alle spalle dello svagato numero uno Viola, nei cui piani quel pallone doveva certamente spiccare il volo. Piani che vanno a cozzare con l’immane leggerezza commessa. L’ultima di una lunga serie.

IL GRANATIERE HAJROVIC NON BASTA, LA VIOLA PASSA - La Viola perde in fiducia e tranquillità e nemmeno gli ingressi di Ilicic (molto deludente la recita dell’ex Palermo) e Aquilani rinvigoriscono gli uomini di Montella. Saranno del Grasshopper gli spunti più interessanti, e le cavallette flirteranno con il gol-qualificazione sino al Novantesimo e oltre. In particolare, sarà il neo entrato Izet Hajrovic a far vedere le streghe al Franchi con le sue conclusioni velenose dalla distanza. Un giocatore da tenere d’occhio questo svizzero questo classe ’91 già nel mirino della nazionale. A Mario Gomez non riuscirà la marcatura in contropiede: altra prova incolore sgraziata di un giocatore ancora in ritardo di condizione. Firenze aspetta ancora il miglior Torero.


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