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Europa League: Napoli avanti ma che fatica! Il commento

Creato il 27 febbraio 2014 da Vesuviolive

Finisce 3 a 1 allo Stadio San Paolo il match di ritorno tra Napoli e Swansea valevole per i sedicesimi di finale dell’Europa League 2013/2014. Nonostante il risultato finale gli Azzurri hanno dovuto faticare e non poco per passare il turno, grazie ai Gallesi molto bravi a far girare la palla ma anche a impedire alla squadra di Benitez di giocare dalla trequarti in poi, dove il pressing degli uomini di Monk permetteva loro di ripartire in velocità ed essere molto pericolosi. La prima occasione capita agli ospiti all’undicesimo minuto con un colpo sotto di Emnes tolto dalla porta da Albiol; la risposta partenopea arriva 5 minuti più tardi con un pallonetto di controbalzo da parte di Insigne che porta la sua squadra in vantaggio. Alla mezz’ora il pari dello Swansea con De Guzman che finalizza l’assist di tacco di Bony dopo un’azione molto bella con scambi in velocità e di prima. Da qui al finale di partita sono pericolosi solo i giocatori in trasferta, sia su azione ragionata che in contropiede, ma al 78esimo minuto Higuain fa entrare in rete una palla che gli era capitata fortunosamente sui piedi con un flipper dei difensori avversari. Gli ultimi 15 minuti sono caratterizzati dai tentativi disperati e pericolosi dello Swansea di pareggiare che procurano al Napoli dei contropiede in superiorità numerica, un paio falliti clamorosamente ma l’ultimo concretizzato da Inler all’ultimo minuto di recupero, e in cui Higuain ha tutto il merito di aver tenuto e distribuito una palla non semplice. Durante questa doppia sfida è emerso ancora una volta il punto debole del Napoli, cioè una difesa tutt’altro che solida, spesso distratta e impacciata e tra l’altro non aiutata dalla coppia di centrocampo che non solo non riesce a fare filtro davanti ai quattro di dietro, ma pecca altresì in fase di impostazione gettando via palloni faticosamente recuperati e consentendo ripartenze agli avversari. Se Higuain è stato l’uomo che ha risolto questo turno di Coppa in fase offensiva, non solo per il gol ma anche a livello di gioco dimostrando che i milioni pagati per lui sono stati spesi bene, a mio avviso i Partenopei devono il raggiungimento degli ottavi di finale a Rafael e Reina, i due portieri, e alla fortuna che è arrivata lì dove gli estremi difensori non potevano arrivare. Henrique ha fatto vedere come non sia completamente sicuro; un Maggio a volte distratto, colpevole di non aver fatto la diagonale in occasione del gol di De Guzman e poco incisivo in attacco, ma questo è dovuto principalmente alla stanchezza dovuta ai tanti minuti giocati; un Callejon meno brillante del solito, sempre per le tante partite in cui è sceso in campo facendo benissimo, non riesce a sopperire alle mancanze difensive di Mertens e soprattutto Insigne, ottimi in fase offensiva ma che devono migliorare quando il pallino del gioco è in mano agli avversari; Pandev ancora deludente mentre Hamsik è in via di miglioramento ma ancora abbastanza lontano dalla forma ideale che ne fa un giocatore eccezionale. L’aspetto positivo è che nonostante i meccanismi da migliorare, nonostante il lavoro che bisogna fare sulla concentrazione, il Napoli riesce a segnare e può competere per la vittoria di due trofei – i calciatori ci sono, l’allenatore pure, i tifosi non ne parliamo e possono avere fiducia in questa squadra.


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