Europa League, stasera alle 20,30 Torino-Brommapojkarna in diretta esclusiva su Premium Calcio/HD, e subito dopo ecco il Milan in amichevole

Creato il 07 agosto 2014 da Nicola933
di Umberto Marzano - 7 agosto 2014

Giampiero Ventura sorride alla vigilia del ritorno per le qualificazioni in Europa League con gli svedesi del Brommapojkarna, schiaffeggiati all’andata 3-0: il Torino, che festeggia oggi l’esordio di Quagliarella, viene da una stagione splendida in cui ha guadagnato l’Europa per la squalifica del Parma ma dopo avere molto meritato. Ceduto Immobile, oltre a Quagliarella ha rinforzato la rosa con gli esperti Molinaro e Nocerino. Ora il Toro prova a resistere all’assalto a Cerci e ha messo in cassaforte la qualificazione in Europa League. Il ritorno di stasera (alle 20,30 il calcio d’inizio) è una pura formalità. Il navigato tecnico granata ha ottenuto questo primo risultato con un accorto uso della sua rosa perché l’impegno europeo lo ha costretto ad anticipare la preparazione con un raduno il 30 giugno. Ma spesso in passato questi sforzi anticipati sono stati pagati pesantemente in Europa League e Champions, o precedentemente nell’Intertoto, lasciapassare per la Coppa Uefa. Ventura ha tutto il diritto di fare gli scongiuri pensando al precedente di Renzo Ulivieri che, alla guida dei granata, comincia la stagione 2002 il 7 luglio qualificandosi nell’Intertoto con gli austriaci del Bregenz per poi fermarsi al cospetto del Villarreal. Ma gli sforzi patiti all’inizio della stagione presentano il conto alla fine: il Torino finisce all’ultimo posto e precipita in serie B. Questo Toro ha spessore diverso rispetto a quello di 12 anni fa, ma il dosaggio errato della preparazione è una buccia di banana in cui sono scivolate anche alcune squadre illustri recentemente, come la Juventus 2010 di Del Neri e l’Inter 2011 di Stramaccioni.

Sette giorni fa, il Torino ha iniziato l’avventura europea con il piede giusto, vincendo 3-0 l’andata del terzo turno preliminare dell’Europa League. A Stoccolma, sul sintetico del Tele 2 Arena, la squadra di Ventura ha ipotecato la qualificazione contro un modesto Brommapojkarna. Di Larrondo (doppietta) e Barreto le reti della vittoria del Toro, che festeggia così nel migliore dei modi il ritorno dopo vent’anni in una competizione internazionale. Orfani del capocannoniere Immobile, ceduto al Borussia Dortmund, e ancora priva dei vari Darmian, Cerci e Quagliarella, ancora indietro con la preparazione, il Torino confeziona la vittoria grazie alla prestazione dei suoi bomber di scorta. Larrondo e Barreto si trovano bene negli schemi della squadra, che domina il campo a lunghi tratti senza correre seri pericoli. Per la prima rete bisogna però attendere la fine del primo tempo, quando Barreto viene steso da dietro da Segerstrom. Lo svedese viene espulso per fallo da ultimo uomo e sul dischetto si presenta Larrondo. L’attaccante argentino spiazza il portiere Blazevic, sbloccando il risultato e mettendosi alle spalle la passata stagione ai box a causa di un brutto infortunio. I granata sono ben disposti in campo e fanno girare la palla costringendo l’avversario – ultimo in classifica nel campionato svedese e qualificato all’Europa League grazie alle regole sul fair play – a rincorrerli. Il raddoppio arriva ancora con Larrondo, all’8′ della ripresa, grazie a un bel colpo di testa che gira in rete il cross in corsa di Nocerino, già a suo agio nel centrocampo disegnato da Ventura. Passa una manciata di minuti e al 13′ Barreto, sugli sviluppi di una azione iniziata da una punizione di Vives e proseguita da Molinaro, firma il 3-0 finale. Tutto facile dunque per i granata, che possono gestire il risultato e la differente condizione atletica. L’unico brivido per il portiere Padelli arriva al 16′, quando Vives commette fallo in area e viene espulso dall’arbitro olandese Gozubuyuk. Sul dischetto si presenta Rexhepi, che ha l’opportunità di accorciare, ma spara alto.

All’Olimpico sarà presente il pubblico delle grandi occasioni: sono oltre 22mila i biglietti già venduti. «Per i tifosi è un modo per dire che siamo tornati – spiega il tecnico, Giampiero Ventura -: è una partita che rappresenta qualcosa di speciale, un grande obiettivo raggiunto dal giorno in cui siamo partiti tre anni fa. I tifosi avevano bisogno di serietà, professionalità, di risultati, di determinazione e noi gliel’abbiamo dati». Nessun pericolo, però che la squadra prenda sotto gamba l’impegno. «Sarà una festa se noi la renderemo tale – è il monito del tecnico -. Sarà una conseguenza di quanto faremo sul campo, ma deve essere innanzitutto una serata di crescita. Questa è una tappa ulteriore per il gruppo: intravvedo la stessa disponibilità e voglia che c’era lo scorso anno e che ci ha permesso di arrivare dove siamo ora. Non ha senso qualificarsi senza fare passi avanti». L’obiettivo dell’allenatore che ha rifatto grande il Toro è chiaro: «Il mio traguardo è soprattutto divertirci, far divertire e trasmettere emozioni, crescendo come squadra; ma questo discorso avrà senso se raggiungeremo la fase a gironi di Europa League». Rispetto a giovedì scorso, mancherà El Kaddouri, ma ci saranno tra i convocati Quagliarella e Darmian. Non ci sarà invece Cerci, ancora indietro di condizione e sempre in bilico tra la voglia di continuare a fare grande il Toro e il desiderio di palcoscenici più importanti. «Alessio sta lavorando per rimettersi al pari dei compagni perché vuole fare una grande stagione. Con il Torino? Non lo sappiamo. Ma vuole essere un giocatore che fa la differenza, con impegno anche maggiore rispetto all’anno scorso. È stata una piacevole sorpresa». Gli svedesi, ultimi nel loro campionato, mostrano comunque fiducia: «Cercheremo di fare un buon risultato, nonostante il Torino sia molto forte – sottolinea l’allenatore Stefan Billborn -. Nonostante il risultato dell’andata proveremo a qualificarci».

Il Torino ospita un club svedese nelle classiche coppe europee per la terza volta: finora i granata hanno sempre vinto, 2-1 sul Malmo nella coppa Campioni 1976/77 e 3-0 sul Norrkoping nella coppa Uefa 1992/93. Tra vecchia e nuova stagione, granata imbattuti da 9 partite ufficiali: il bilancio è di 6 vittorie e 3 pareggi. Ultima sconfitta del Torino l’1-2 all’Olimpico dalla Roma, in campionato, lo scorso 25 marzo. Squadre svedesi mai vittoriose in Italia nelle classiche eurocoppe: 30 precedenti, con bilancio di 7 pareggi e 23 successi italiani. Non solo: i club scandinavi non segnano in terra italiana da 316′: ultima rete di Ishizaki al 44′ di Fiorentina-Elfsborg 6-1 di coppa Uefa, l’8 novembre 2007; poi si contano i rimanenti 46′ di quella gara e le intere partite Lazio-Elfsborg 3-0 (preliminari Europa League 2009/10), Napoli-Elfsborg 1-0 (playoff Europa League 2010/11) e Napoli-Aik Solna 4-0 (Europa League 2012/13).

Vediamo i probabili schieramenti che scenderanno in campo:
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Vesovic, Nocerino, Perez, Benassi, Molinaro; Barreto, Larrondo. All.: Ventura.
Brommapojkarna (4-3-3): Blazevic; Bjorkstrom, Starfelt, Larsson, Jonsson; Karlstrom, Ngouali, Petrovic; Asbrink, Sandberg-Magnusson, Rexhepi. All.: Billborn.

Dirige il polacco Pawel Raczkowski, classe 1983, internazionale dal 2013, è alla terza presenza assoluta nelle coppe europee, con bilancio di 1 successo interno ed 1 esterno. Non ha alcun precedente né con club italiani, né svedesi. Assistenti saranno Listkiewicz e Obukowicz; quarto uomo Marciniak.

Sarà possibile seguire la sfida di stasera in diretta e in esclusiva assoluta su Premium Calcio e in alta definizione su Premium Calcio HD. La telecronaca del match sarà affidata a Fabrizio Ferrero, con il commento tecnico di Andrea Agostinelli e la presenza a bordocampo di Alessio Conti.

Sugli stessi canali, al termine della gara del Torino, alle 22,20, sarà possibile seguire in differita la partita amichevole disputata dal Milan nella notte contro i messicani del Chivas. La gara, giocata al “Reliant Stadium” di Houston (Texas), è l’ultimo test per i rossoneri guidati da Filippo Inzaghi, prima del rientro in Italia. La telecronaca del match è di Federico Mastria, con il commento tecnico di Andrea Agostinelli.


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