Europa League: Udinese sontuosa, Lazio eliminata

Creato il 24 febbraio 2012 da Postscriptum

La gioia di Danilo, primo marcatore nel 3 a 0 friulano al Paok

Nei sedicesimi di finale di Europa League i colori italiani vivono momenti diametralmente opposti: si gioisce sul versante Udinese dopo la convincente vittoria (e qualificazione) sul Paok Salonicco ma si apre ufficialmente una mini crisi alla Lazio battuta per la seconda volta in pochi giorni dall’Atletico Madrid ed estromessa dal torneo. L’Udinese agli ottavi dovrà affrontare i non irresistibili olandesi dell’AZ Alkmar.

Ieri sera lo stadio del Paok Salonicco era una vera e propria bolgia, la fortezza inespugnabile dei greci palpitava per la squadra della nostra vecchia conoscenza Bruno Cirillo e sull’altare del sacrificio doveva esserci l’Udinese di Francesco Guidolin, orfana di Totò Di Natale, vittima predestinata.
I friulani ci mettono però poco meno di 6 minuti a far capire che aria tira grazie al gol del difensore Danilo e completano il terrificante uno due 8 minuti dopo con la rete di Floro Flores che manda in confusione i padroni di casa. Handanovic è bravo e reattivo nelle rade sortite offensive dei bianconeri greci e all’inizio della ripresa il gol su rigore di Domizzi spedisce l’Udinese dritta dritta agli ottavi contro l’AZ Alkmar, un avversario decisamente abbordabile per la più bella realtà del calcio italiano.

Diakitè: se questo è un difensore?

A Madrid invece la Lazio rimedia la terza sconfitta in 10 giorni tra campionato e coppa dimostrando tutti i suoi limiti anche se la prestazione in terra di Spagna avrebbe meritato ben altro risultato. Al Calderon decide un gol di Godin al terzo minuto del secondo tempo ma il dramma laziale si era già consumato con l’1 a 3 dell’andata. Ottima interpretazione del match da parte dei biancocelesti, anche senza Klose e Rocchi, ma a dispetto di quanto di buono si dica in patria, quando ci si confronta con squadre toste a livello europeo vengono fuori i difetti delle nostre compagini che appaiono sempre più preoccupate del blasone dell’avversario piuttosto che della reale forza di questo. Additiamo la sfortuna di aver pescato l’Atletico Madrid dall’urna e speriamo sempre di pescare, che so, il Brescello o la Sanbenedettese il prossimo anno. Guai a confrontarsi con squadre vere, mi raccomando.


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