Europa: nel 2030 il 25% dell’energia verrà dall’eolico

Creato il 22 settembre 2015 da Pdigirolamo

Tra poco meno di 15 anni, un quarto dell’energia prodotta in Europa potrebbe provenire dall’eolico. È quanto affermato dall’EWEA, che allo stesso tempo pone l’accento sulla necessità che gli Stati dell’Unione mantengano gli impegni presi per favorire lo sviluppo del settore.

«Le previsioni sono condizionate da una serie di fattori sul fronte politico e normativo tra cui una struttura di governance chiara» sottolinea lo studio dell’associazione che rappresenta l’industria eolica continentale.

Lo scorso anno, i 28 Stati membri hanno concordato il cosiddetto “pacchetto clima-energia 2020” che individua gli obiettivi su clima ed energia. Si tratta tuttavia di un accordo-quadro, non sufficientemente vincolante. In basa ad esso, i gas serra dovrebbero ridursi di almeno il 40% rispetto al 1990 a fronte di aumento della quota di energie rinnovabili pari almeno al 27%.

“Il quadro normativo è un fattore chiave – ha detto Kristian Rubino, direttore delle politiche dell’EWEA – Se i politici lo predisporranno adeguatamente, il settore eolico potrebbe crescere ancora di più. Se non lo fanno, andrà tutto a scapito degli investimenti, dell’occupazione e della protezione del clima”.

Infine, da sottolineare come – sempre secondo l’EWEA – l’installazione di nuovi parchi eolici in tutta Europa potrebbe generare fino a 334mila posti di lavoro diretti e indiretti.

[foto da valori.it]



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