«Le previsioni sono condizionate da una serie di fattori sul fronte politico e normativo tra cui una struttura di governance chiara» sottolinea lo studio dell’associazione che rappresenta l’industria eolica continentale.
Lo scorso anno, i 28 Stati membri hanno concordato il cosiddetto “pacchetto clima-energia 2020” che individua gli obiettivi su clima ed energia. Si tratta tuttavia di un accordo-quadro, non sufficientemente vincolante. In basa ad esso, i gas serra dovrebbero ridursi di almeno il 40% rispetto al 1990 a fronte di aumento della quota di energie rinnovabili pari almeno al 27%.
“Il quadro normativo è un fattore chiave – ha detto Kristian Rubino, direttore delle politiche dell’EWEA – Se i politici lo predisporranno adeguatamente, il settore eolico potrebbe crescere ancora di più. Se non lo fanno, andrà tutto a scapito degli investimenti, dell’occupazione e della protezione del clima”.
Infine, da sottolineare come – sempre secondo l’EWEA – l’installazione di nuovi parchi eolici in tutta Europa potrebbe generare fino a 334mila posti di lavoro diretti e indiretti.
[foto da valori.it]