Europa non è così attiva

Creato il 19 dicembre 2014 da Media Inaf

La superficie di Europa, la luna di Giove. Crediti: NASA/JPL-Caltech/SETI Institute

Novità da Europa, la quarta Luna del pianeta Giove. Un gruppo di ricercatori ha analizzato di recente i dati ottenuti nel 2001 dall’Ultraviolet Imaging Spectrograph (UVIS), montato a bordo della sonda NASA/ESA/ASI Cassini, per determinare lo stato del gas nell’atmosfera del satellite di Giove.

I risultati mostrano che la sottile atmosfera di Europa poco debba al processo di introduzione di gas prodotto dall’attività geologica del satellite. Se infatti vi è attività dinamica questa è troppo bassa per essere rilevata dalla sonda, spiega Amanda Hendrix (ricercatrice presso il Planetary Science Institute di Los Angeles e co-autrice dello studio).  «E ‘certamente possibile – anzi probabile – che si verifichi una certa attività, ma è sporadica e i picchi sono più bassii di quelli osservati su Encelado. Se l’attività eruttiva fosse stata in corso al momento della flyby di Cassini, lo sarebbe stata a un livello troppo basso per essere rilevabile con UVIS», ribadisce la Hendrix.

Utilizzando i dati raccolti dall’UVIS, il team di ricerca guidato da Don Shemansky, autore del paper, ha visto che la maggior parte del gas intorno a Europa non proviene dalla luna stessa, ma dai vulcani sulla vicina luna Io. In realtà, dai loro dati i ricercatori hanno calcolato che l’atmosfera di Europa contribuisce 40 volte meno di quanto si pensasse all’apporto di ossigeno al suo ambiente circostante. E questo è un dato da non sottovalutare visto che il satellite naturale di Giove, nonché uno dei più grandi del Sistema solare, è considerato come un luogo in cui potrebbe essere trovate tracce di vita microbiotica (in via ipotetica) vista anche la presenza di un immenso oceano sotto la sua crosta.

«Il nostro lavoro mostra che i ricercatori hanno sopravvalutato la densità dell’atmosfera di Europa», ha detto Shemansky. Il team ha scoperto che l’atmosfera della luna, in passato già ritenuta essere milioni di volte più sottili di quella terrestre, è in realtà circa 100 volte meno densa rispetto alle stime precedenti. I dati, inoltre, ribaltano una serie di altre teorie elaborate in passato che ritenevano l’atmosfera di Europa composta per la maggior parte da ossigeno molecolare (O2): quello che è stato scoperto di recente, invece, è che il sottile involucro gassoso contiene solo atomi singoli di ossigeno. Gli esperti in passato hanno portato avanti la teoria riguardante un fenomeno chiamato polverizzazione catodica. Quando particelle cariche si scontrano con l’acqua ghiacciata sulla superficie di Europa liberano gli atomi di ossigeno che si uniscono all’atmosfera. Gli autori dell’ultimo studio su Europa, invece, credono che un processo ancora più energetico possa scomporre l’ossigeno molecolare: gli ioni vengono caricati dalla rotazione super veloce della magnetosfera di Giove e quando si scontrano con la superficie di Europa mandano una potente scossa elettrica alle molecole di acqua ghicciata rompendo i legami che le tengono insieme.

Un passo avanti, quindi, nella soluzione del mistero di Europa e della sua atmosfera: sulla sua superficie chiari ed evidenti sono i segni di una recente attività, ma in realtà i dati provenienti dalla sonda Cassini dicono tutt’altro. Saranno le future sonde europee e statunitensi a fornirci maggiori indizi per conoscere meglio la luna di Giove.

Per saperne di più:

Leggi QUI lo studio pubblicato su Astrophysical Journal: “A new understanding of the Europa atmosphere and limits on geophysical activity” di D. E. Shemansky et al.

Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni


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