8 settembre 2015 Lascia un commento
Storia raccontata tra flashback e proiezioni future, fatto e’ che qualcuno a bordo muore, le comunicazioni con la Terra cessano e si analizzano le riprese tecniche e di missione recuperate a posteriori con un gesto estremo che pure cambiera’ per sempre la nostra storia.
Dalle mie parti si dice che "chi non ha testa, ha gambe" che si traduce in ambito cinematografico "chi non ha soldi ha ingegno" percio’ in particolare i film di fantascienza di mid e low budget destano talvolta piacevoli sorprese.
"Europa Report" e’ costruito molto bene, riprese volutamente grezze e digitali a bassa risoluzione a simulare le telecamere interne della navetta e funzionali ovviamente a tenere bassi i costi, effetti speciali minimi ma vista la natura del film non serviva altro. Un thriller ambientato nello spazio, l’ignoto come avversario e l’idea di frontiera che resta la piu’ affascinate di tutte. Del regista Cordero si legge poco, perlomeno oltre la sfera equadoregna dalla quale proviene. Certo e’ che il Sudamerica in questi anni ha cinematograficamente alzato la testa, del Toro, Cuaron, Inarritu su tutti, dimostrando ancora una volta che nascere lontano da Hollywood ha i suoi vantaggi per quanto s’intende la produzione resti statunitense. Finale perfettibile ma ci sta pure quello.
Cast eterogeneo, del resto deve rappresentare una missione mondiale, dove il volto piu’ noto e’ di Michael "Millennium" Nyqvist, ed e’ suo il ruolo piu’ complicato che porta avanti con molto mestiere.
Bravi tutti comunque nell’esprimere il giusto mix di eccitazione e paura.
Per capirci, la fantascienza non implica milioni di dollari a valanga e ogni tanto e’ bello averne conferma.