A cura di Superflaz
Risultati
Zenit San Pietroburgo – Borussia Dortmund 2-4 (4’ Mkhitaryan, 5’ Reus, 57’ Shatov, 61’ Lewandowski, 69’ Hulk, 71’ Lewandowski)
Olympiacos – Manchester United 2-0 (38’ Dominguez, 55’ J. Campbell)
Galatasaray – Chelsea 1-1 (9’ Torres, 64’ Chedjou)
Schalke 04 – Real Madrid 1-6 (13’ Benzema, 21’ Bale, 52’ C. Ronaldo, 57’ Benzema, 68’ Bale, 89’ C. Ronaldo, 90’+1’ Huntelaar)
Seconda parte degli ottavi di finale, partite di andata, che certificano lo strapotere di alcune squadre, e la disfatta per altre. Partiamo da martedì, in terra di Russia il Borussia Dortmund archivia la pratica Zenit dopo appena 5 minuti dal calcio d’inizio. A nulla servono i 2 goals della formazione guidata da Spalletti, perché nella ripresa si scatena il bomber Lewandowski. Passaggio ai quarti ormai quasi certo per la truppa di Klopp.
Nell’altro match, invece, sconfitta a sorpresa dello United di Moyes sul caldissimo campo dell’Olympiacos Pireo. Un goal per tempo, il primo su deviazione ed il secondo con un bel tiro ad effetto del costaricano Campbell, regalano un sogno ai tifosi greci. Lo United, da rifondare, è apparso svagato in difesa, dove sicuramente ci sarà da intervenire, ed a centrocampo le prestazioni sottotono di Cleverley e Young hanno inciso parecchio sull’andamento della gara, senza considerare i clamorosi errori sotto porta di Van Persie. Al ritorno servirà un’impresa, ma, sappiamo tutti di cosa può essere capace la squadra di Manchester al Teatro dei Sogni.
Nei matches del mercoledì esagera il Real Madrid a Gelsenchirken, contro un impotente Schalke 04. La squadra tedesca è apparsa nettamente inferiore ai Merengues, che hanno banchettato con una doppietta a testa per Benzema, Bale e Cristiano Ronaldo, oltretutto 6 goals di pregevole fattura. Punto della bandiera per i tedeschi, a buoi ormai scappati, con Huntelaar nel recupero. Il ritorno sarà soltanto una formalità. Discorso diverso per il Chelsea di Mourinho, che, ad Istanbul, non va oltre il pareggio contro il Galatasaray di Mancini. Lo scontro tra gli ultimi due tecnici ad aver vinto sulla panchina dell’Inter, si chiude con un nulla di fatto. Partita spettacolare e giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Passano in vantaggio subito i Blues, così i turchi sono costretti ad inseguire, con l’ex di lusso Drogba, che si carica la squadra sulle spalle. Il pareggio arriva, però, su calcio d’angolo, quando un distratto Terry lascia tutto solo Chedjou nell’area piccola. Al ritorno a Stamford Bridge sarà Bagarre.
Top di giornata il trio delle meraviglie del Real Madrid Benzema-Bale-C. Ronaldo (foto). In tre schiantano un povero Schalke 04, con colpi di classe, colpi di tacco, dribbling, assists al bacio. Una partita perfetta, come dice anche Mr. Ancelotti. Se li incontri in serata in un momento di piena forma, come l’altra sera, sono dolori per l’intero pacchetto difensivo e la squadra di Gelsenchirken ne ha fatto le spese, salutando, ormai, la Champions League. Secondo posto per Robert Lewandowski, la punta polacca del Dortmund, nonostante abbia già annunciato il suo prossimo trasferimento al Bayern, insieme ai compagni di squadra Reus e Mkhitaryan, ha messo in ginocchio lo Zenit. Nel momento in cui i russi hanno riaperto la gara, sperando nella rimonta, per ben due volte, il bomber giallonero li ha ricacciati alla debita distanza. Davvero un giocatore di importanza fondamentale, che, non tradisce mai nel momento del bisogno. Ultimo top di giornata l’attaccante costaricano dell’Olympiacos Joel Campbell, autore del raddoppio per i greci con un bellissimo tiro ad effetto da fuori area. Sempre pericoloso, una costante spina nel fianco per la retroguardia inglese.
Se il top di giornata è il trio delle meraviglie Merengue, il flop di giornata, non può che essere il reparto arretrato “degli orrori” dello Schalke 04 (foto). Sempre fuori posizione, sempre in ritardo, in costante affanno nelle scorribande di CR7 e compagni. Va bene l’inferiorità tecnica, ma, a questo punto della competizione prendere 6 goals a domicilio è quantomeno inadeguato. Le colpe, comunque, non sarebbero da attribuire solo al pacchetto arretrato, ma, a tutta la squadra, che non ha saputo dare un freno agli uomini di Ancelotti. La qualificazione, ormai, è andata; al ritorno, quantomeno, non perdere anche la faccia.