Anche gli USA stessi comunque, stanno automonitorandosi con una delle tre sorelle del rating in
fibrillazione. Fitch infatti ha abassato l'outlook yankee a negativo da stabile qual'era. La tripla A la conservano (impropriamente a mio parere, visto le incertezze e debito elevatissimi).
Il taglio dell'outlook infatti, arriva a seguito del fallimento della supercommissione anti-deficit del Congresso statunitense. Fitch spiega che l'outlook negativo riflette il calo della fiducia nelle capacità degli USA di adottare in tempo le necessarie misure fiscali per risanare le finanze pubbliche e per allentare la pressione al ribasso sul rating. L'agenzia indica di attendersi che la ripresa economica riprenderà vigore nella seconda metà del prossimo anno e nel 2013 e che a un periodo di crescita superiore alla norma seguirà successivamente una crescita di almeno il 2,25% nel lungo termine. Fitch ammette però che su questa previsione sussistono delle forte incertezze. Fitch aggiuge che in assenza di un accordo nel 2013 su piano credibile di riduzione del deficit e in caso di un deterioramento delle prospettive economiche e di bilancio, il risultato probabile sarebbe un taglio del rating sovrano degli USA. Fitch precisa che l'outlook negativo significa che c'è poco più del 50% di possibilità di un downgrade nel corso dei prossimi due anni. fonte
Come dicevo prima, l'America si guarda bene dal darsi un rating adeguato allo status vivendi della sua economia, visto che sono gli americani stessi, con le loro agenzie di rating, zeppe di mega conflitti d'interesse, a monitorare il resto del mondo.