Europee 2014: non siate complici

Creato il 22 maggio 2014 da David Asìni

  Gentile elettore, Cara elettrice,

Domenica 25 maggio si vota per il rinnovo del Parlamento europeo. Siamo stati travolti, come sempre, da una campagna elettorale caotica e strillata, dove gli slogan e gli insulti hanno di gran lunga sovrastato i ragionamenti ed i (presunti) programmi politici. Nessuno ha tenuto a sottolineare una lampante verità: a prescindere dagli esiti, la situazione economica del nostro Paese è destinata a peggiorare, e non vi è risoluzione alcuna che possa, nell'immediato, capovolgere il trend di declino. Esistono invece delle strade che possono accelerare la tendenza e altre che, assai faticosamente, possono nel lungo termine portarci verso un futuro migliore. La scelta ormai atavica di "seguire la corrente", ed evitare cambiamenti significativi sociali e strutturali, non è più sostenibile, ed equivale ad una resa incondizionata. L'elenco dei marchi italiani storici divenuti di proprietà estera è impressionante, e pochi sanno che già oltre il 2% di Eni ed Enel parla cineseNon starò qui a dissertare sulla nostra possibile uscita dell'euro; i favorevoli ed i contrari hanno, a ragion veduta, entrambi delle ottime argomentazioni. Mi interessa invece sottolineare alcuni aspetti che credo la stragrande maggioranza dei cittadini condivida. È prioritario avere maggiore forza negoziale in Europa, per non dover più essere dei meri esecutori di politiche decise altrove; è una questione oltre che economica, di salvaguardia della sovranità nazionale. È indispensabile tenere fuori le lobby dai centri di comando, e difendere le Istituzioni da leggi disegnate ad hoc per gli interessi dei grandi gruppi; e proprio per questo è urgente bloccare la corruzione dilagante. È infine ormai irrinunciabile pensare a provvedimenti tesi alla ridistribuzione della ricchezza; stiamo diventando da questo punto di vista, piu' una nazione sudamericana che europea. Queste semplici constatazioni portano ad un semplice quesito: chi può rappresentare queste istanze?La domanda è tanto complessa quanto le risposte dei partiti; tutti, all'unisono, si direbbero d'accordo e sosterrebbero di aver da sempre condiviso tali necessità. La verità è nei numeri, nelle votazioni, negli atti. Voi votereste per l'acquisto dei cacciabombardieri? E per condonare i debiti delle societa' proprietarie di slot-machine? E per evitare l'aumento delle polizze auto per gli automobilisti virtuosi? Abolireste gli sconti di pena per i condannati in via definitiva per corruzione e concussione? Vi opporeste a prelievi moderati sulle pensioni di oltre 90.000 euro per aumentare quelle sotto i 1000?Sui 5 provvedimenti presi in esame, il M5S è stato da una parte, il resto dei parlamentari dall'altra. Grillo non è il messia, e il M5S non è detentore della verità assoluta, ma hanno il merito di stare dalla parte giusta. Non votarli, o anche rimanere a casa domenica, significa rafforzare il sistema, le lobby affaristiche e finanziarie, i grandi e piccoli criminali che orbitano attorno alla politica per spolpare quel che è rimasto del paese. Significa non voler vedere nè sapere che Renzi, Letta o Berlusconi che sia, continueranno a fare quello che hanno fatto negli ultimi 20 anni: tutto, fuorché i nostri interessi. Votate con la testa, votate per voi stessi; non siate complici.


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