"E' necessario ripartire dai giovani e dal lavoro, in particolar modo nelle aree svantaggiate, per le quali si spendono da sempre tante parole e pochi sono i fatti. Con la disoccupazione giovanile al 42,3% non si va da nessuna parte. L'Europa deve intervenire con politiche maggiormente incisive, implementando ad esempio programmi come l'European Youth Guarantee, opportunita' e risorse che l'Italia deve imparare ad utilizzare appieno. I fondi europei vanno spesi, non vanno rimandati al mittente per imperizia".
"L'Europa deve ripartire dall'inclusione - conclude Citino -. Le parole d'ordine sono lavoro, crescita, innovazione. La Politica, quella con la P maiuscola, che nasce dalle istanze e dalle necessita' dei cittadini, puo' consegnarci un futuro migliore".