Fine primo tempo: si esce, si sgranchiscono le gambe e si cambia aria. Alla ripresa si vede qualche azione non convincente. Il gioco si sposta sempre più pericolosamente sulla nostra metà campo: molti di noi già si ritrovano a pensare alle partite precedenti e a trarne le conseguenze. Mentre io finisco la mia birra arriva Marione e ci pensa lui a risollevare gli animi, intanto da fuori arriva un'esultanza e il risultato in sovrimpressione del vantaggio ispanico.
Il secondo tempo è lunghissimo, sembra non finire mai. Ci siamo, il fischio dell'arbitro scandisce il termine della partita. Facce allegre, soddisfatte, che già pensano a chi arriverà primo nel girone D diventando il nostro avversario.
Usciamo dal pub, trovando spagnoli soddisfatti e croati dall'umor nero che soffrono silenziosamente e in maniera ugualmente silenziosa si dileguano. Un paio di bandiere italiane finalmente sventolano.
La soddisfazione però è passeggera. Già si respirano le preoccupazioni di uno scontro contro Francia, Inghilterra o Ucraina. Prima di domenica una partita che di sicuro non andrà persa sarà quella della Germania contro la Grecia, ribattezzata "la partita dello spread" e della crisi europea. Sarà sufficiente la (di sicuro non scarsa) motivazione degli ellenici a condurli alla vittoria sul popolo tedesco, perlomeno in campo calcistico? Staremo a vedere!;)
Pulchra vobis;) Eurocrisi 2012