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Sognare, si sa, non è mai costato nulla, anzi aiuta a sperare in qualcosa.
Sembrava essere questo il motto dell’Italia del basket alla vigilia degli Europei in Slovenia.
Una squadra martoriata dagli infortuni, una squadra che ha incontrato mille difficolta nelle partite di preparazione estiva, ma che nonostante tutto in Slovenia vuole giocarsi le sue carte.
Del quintetto da sogno composto da Hackett, Belinelli, Gallinari, Datome e Bargnani, sono rimasti solo la nuova guardia dei San Antonio Spurs, vice campioni NBA, e l’MVP del campionato italiano nonché nuovo acquisto dei Detroit Pistons. Fuori per postumi da polmonite il “Mago” Bargnani, per una condizione fisica precaria il play della Montepaschi Siena Hackett e per un infortunio al ginocchio il Gallo.
Fuori anche Mancinelli e Gigli tra le seconde linee.
Insomma, tutte le premesse portavano a una squadra in grossa difficoltà, incapace di giocare alla pari con delle Big del campionato europeo come Russia e Grecia.
Ma nel basket non conta solo il talento. Contano il sacrificio e la costanza, e questa nazionale di costanza e impegno ne ha dimostrata tantissima: 5 vittorie su 5 partite nel girone, compresa una prova di forza con la Grecia da vera squadra, e due vittorie più che convincenti contro Turchia e Russia.
Belinelli se in giornata non può essere fermato, con continue accelerazioni e pick ‘n roll centrali, condite da un tiro da vero specialista; Datome è il capitano per eccellenza, poche parole e tanti fatti, passando da 25 punti contro la Russia segnando da ogni angolo, allo 0 contro la Turchia ma con una prova maiuscola in ogni altro aspetto del gioco; Diener il playmaker fatto di accelerazioni e in grado di rallentare il gioco nel momento del bisogno; Aradori un vero squalo, capace di aggredire alla giugulare la partita nei momenti più importanti; Cusin un centro di sostanza e presenza davvero riguardevoli; una panchina che con Melli, Cinciarini e soprattutto Gentile non ha mai fallito le attese, dando contributi sempre importantissimi.
Insomma, la nostra nazionale c’è, è l’unica imbattuta dell’intera competizione, e ora si appresta a vivere un secondo girone da capolista, dovendo affrontare però l’ostica Croazia, i padroni di casa della Slovenia, capaci di battere la corazzata Spagna, e la stessa nazionale iberica, dotata di talento e intelligenza cestistica fuori dal comune.
I quarti sono l’obiettivo annunciato, e la nostra Italia del basket li può raggiungere, facendo sognare il suo popolo e sperando forse in qualcosa di più che solo il continuo impegno può dare.