L’ostacolista alessandrino corre nella batteria più penalizzata dal vento contrario (-2.0) ma nonostante questo e alcune imprecisioni nel passaggio degli ostacoli corre in 13.68 a soli 4 centesimi dal suo personale. “La prima è andata con tranquillità. Le sensazioni sono buone, ho fatto un po’ di pasticci perché ero agitato ma mi sento bene”
La staffetta 4×100 maschile, vicecampione europea in carica, perde il testimone nel secondo cambio, quello tra Simone Collio ed Emanuele di Gregorio, e finisce la sua avventura in terra finlandese. Buona prima frazione del torinese Fabio Cerutti che fa un primo cambio in sicurezza con Simone Collio e, prima dell’incidente, porta la staffetta azzurra in linea con le avversarie di batteria.
Niente da fare nemmeno per la staffetta femminile con Martina Amidei (Cus Torino) terza frazionista insieme a Audrey Alloh, Gloria Hooper, Ilenia Draisci. Cambi buoni e testimone che in questo caso arriva al traguardo ma il tempo di 43.90 non basta per l’ingresso in finale. Le azzurre si dimostrano però sui loro livelli (a Ginevra il 2 giugno avevano corso in 43.92) ma non sono soddisfatte. Dice per tutte la Alloh: “Noi non valiamo questo tempo, forse con queste curve strette è mancato qualcosa nei cambi. Ci dispiace perchè siamo un gruppo molto unito e ci credevamo molto. Sarebbe stato un sogno entrare in finale. Un sogno che purtroppo dobbiamo rimandare”.
Appuntamento per i piemontesi oggi, ultimo giorno di gare, con le semifinali dei 110 hs (ora italiana 15.35) con Paolo Dal Molin e con la finale dei 10.000 metri donne (ora italiana 16.25) con Nadia Ejjaffini ed Elena Romagnolo.
di Myriam Scamangas