Seconda giornata degli Europei in vasca corta di Stettino e altre due medaglie per la spedizione azzurra. Questa volta sono stati Fabio Scozzoli e la staffetta femminile 4x50 sl a salire sul terzo gradino del podio e a conquistare la medaglia di bronzo.
Il vice campione del mondo azzurro conferma di essere uno dei principali interpreti della rana europea e per questa volta si deve inchinare al norvegese Alexander Dal Oen, già iridato in lunga, ed alla sorpresa slovena Dugonjic, capace di sorprende il nostro Fabio per un solo centesimo.Rimane un pizzico di delusione per la prestazione cronometrica dell'italiano: il 57''30 è un tempo troppo alto rispetto agli standard soliti del talento tricolore, la cui preparazione è sin da ora proiettata alle Olimpiadi di Londra 2012.
Un'altra straordinaria gioia arriva dalle staffetta 4x50 sl femminile, che centra un insperato bronzo, stabilendo pure il nuovo record italiano ( 1'38''12). Per la finale è scesa in acqua pure Federica Pellegrini, che ha letteralmente trascinato le sue compagne ( Erika Ferraioli, Elisa Buratto, Laura Letrari) alla conquista del bronzo con una penultima frazione a stile spaventosa.
Da segnalare la prestazione monstre di Luca Dotto nella semifinale dei 100sl, con il nuotatore azzurro capace di stabilire il miglior tempo (46''95) e candidarsi come primo favorito per la medaglia d'oro. Nella stessa gara buona anche la prestazione del giovane Andrea Rolla, che non delude le aspettative e centra meritatamente con il sesto tempo la finale di domani.
Nelle altre finali di giornata, dominio ungherese nei 400 misti con la doppietta di Cseh e Verraszto, nella gara che ha visto il quinto posto di Fabio Turrini, troppo lontano per tutta la gara dai primi per sperare in una medaglia. Serve qualcosa in più in una specialità come i misti in cui noi italiani dominavamo con i vari Rosolino, Boggiato e Marin.
Si sente anche la mancanza di Alessia Filippi e delle sue medaglie nelle gare di lunga distanza, come gli 800sl dominati dalla danese Lotte Friis e che ha visto in Martina Camignoli la miglior interprete italiana con il settimo tempo, lontana anni luce dal podio. La reatina è, però, uno di migliori prospetti della nostra nazionale e un'atleta dal futuro più che roseo, segno che la scuola del Bel Paese possiede un ottimo settore giovanile da cui potrebbero venire fuori i campioni del domani. Bisogna avere solo il tempo di aspettare la crescita di questi ragazzi senza mettere loro addosso troppo pressione, con la consapevolezza che i grandi risultati arriveranno solo dopo duri sacrifici.
Andrea Ziglio