4. Al 148esimo del secondo tempo supplementare, nel pieno della tensione di un quarto di finale dell’Europeo, ecco che sulla schiena di Cesare Prandelli si posa un oggetto non identificato. Si tratta di una cavalletta talmente grossa da essere stata ribattezzata “Godzilla” dalle altre cavallette del suo giro. E poi non si dica che non piovono cavallette. Speriamo che prima delle rane si faccia in tempo a giocare la finale.
2. Perdono il primato le strepitose telecronache di Bruno Gentili e Beppe Dossena, lo yin e lo yang del calcio in televisione, l’alfa e l’omega dell’incompetenza sportiva, il tip e tap di Nip & Tuck, lo gnam gnam dello Sturm und Drang, le tic e tac del kit kat. Notevole il modo in cui Bruno Gentili pronuncia i nomi dei calciatori inglesi. Per arrivare a tale risultato ha preso ripetizioni da Mario Balotelli che in realtà parlava in bresciano con Prandelli. Dossena prova in tutti i modi a portare sfiga, e per un pelo non ce la fa. Nel frattempo prosegue la raccolta fondi della PLEFRBP (Per L’Eventuale Finale Ridateci Bruno Pizzul). Il vecchio Bruno, amichevolmente chiamato “Gran visir dei portarogna”, ha avanzato richieste molto alte per Rai Sport: “Per tornare voglio una fornitura a vita di Barolo, possibilmente iniettato per endovena”.
Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti