Il 4-4-2 con variazione di interpreti ha faticato a trovare le quadrature adatte e, per via soprattutto dello schieramento poco spregiudicato dalla Norvegia, non ha creato quel gioco a cui eravamo abituati. Destro e Paloschi davanti hanno faticato molto a trovare la posizione e, in particolare il giocatore della Roma, ha perso l’occasione di sbloccarsi, nonostante abbia avuto sul piede più chance. L’assenza di Verratti si è fatta sentire, dotato di grande personalità e catalizzatore del gioco Azzurro, sebbene sia giusto dire che Crimi non ha sfigurato. Buone notizie arrivano dalla difesa, dove Capuano, Regini e Donati hanno disputato un match che fa ben sperare per gli impegni futuri.
La Norvegia, dopo aver ritrovato numerosi interpreti giunti dagli impegni con la nazionale maggiore, ha deluso rispetto alle gare passate. Alla fine il pari risulta un computo stretto a entrambe. Un primo tempo scarno di occasioni non ha regalato uno spettacolo indimenticabile agli spettatori giunti in Israele, infatti il solo tiro di Sansone, a lato di poco, ha destato l’attenzione dei 5000 accorsi. La seconda frazione, molto più spettacolare della prima, seppur non irresistibile, ha regalato due reti e la gioia finale all’Italia.
Protagonista in negativo Destro, che con due nitide occasioni sul piede non è riuscito a trovare la via del gol. Sia al 55′, quando, dopo aver dribblato il portiere Ostbo, non è riuscito a capitolare in rete, sia pochi minuti più tardi, quando da pochi metri ha sparato alto un pallone che poteva valere il vantaggio. Brama di gol che si trasforma in distrazione. Dalle parti di Bardi l’unico vero tentativo è stato quello di Hedenstadt, che con una bordata dalla lunga distanza ha fatto tremare il montante alle spalle del portiere dell’Empoli. 16 tiri per gli Azzurri, solo 2 per i norvegesi. Il rigore fischiato a favore degli scandinavi e realizzato poi da Strandberg sul finire di match ha fatto sussultare per un attimo l’Italia intera, ma poi Bertolacci, neoentrato, con una rovesciata sull’uscita maldestra di Ostbo, ha regalato la gioia della prima posizione al ct Devis Mangia e a tutti i ragazzi della spedizione israeliana.