Nonostante il CEO della compagnia aveva promesso di annunciare chi tra le due città Madrid o Barcellona avrebbe ospitato il progetto, ora l’attenzione si è spostata sulla tempistica della realizazione dello stesso per il quale si prevede una spesa di 17 miliardi di euro.
La corrente situazione di crisi europea e spangola, e soprattutto del suo sistema bancario bisognoso di circa 100 miliardi di euro di ricapitalizzazione, farà molto probabilmente slittare la realizzazione del progetto dopo che il primo giro di consultazione di circa 40 banche per la raccolta di finanziamento è stato a dir poco deludente.
Dal punto di vista politico tuttavia la battaglia tra Madrid e Barcellona continua a colpi di promesse per vincere il consenso del Presidente di Las Vegas Sands Corporation, Michael Leven. Ultima in ordine di tempo la promessa del Govenatore di Madrid di rivedere il divieto di fumo nei luoghi pubblici per l’area dove nascerà il complesso.
Leven ha dichiarato che l’opportunità di partire con il progetto non dev’essere persa nonostante la particolare condizione economica. Il CEO sente la disperazione da parte della classe politica ad accaparrarsi un progetto che darebbe una boccata d’ossigeno alla disoccupazione spangolo, la più alta in Europa. Fonti vicine alla Sands fanno sapere che il Presidente avrebbe in agenda la richiesta di una moratoria decennale sulle tasse di gioco e limitate esenzioni alle leggi antiriciclaggio.
Il progetto EuroVegas, una volta compilato, dovrebbe consistere di 6 casinò, 12 alberghi, 9 teatri e 3 campi da golf e darebbe lavoro a circa 250.000 spagnoli.