Michel de Rosen
«Abbiamo acquisito SatMex per seguire l'opportunità di crescere nei paesi dove il satellite può diventare un'infrastruttura di base»: Michel de Rosen, presidente e Ceo di Eutelsat, uno dei primi operatori satellitari al mondo, che con l’acquisizione costata 831 milioni di dollari cash più 311 di assunzione dei debiti di SatMex, è diventato a tutti gli effetti un operatore globale. «I due mercati con il più alto potenziale di crescita futura sono l'Asia e l'America Latina» afferma de Rosen. E spiega: «Abbiamo rafforzato la nostra posizione in Asia nel 2012 attraverso l'acquisizione di un satellite da GE che ci permette di coprire il versante dell’Asia Pacifico. Nel 2013 abbiamo intrapreso percorsi di crescita in America Latina dove le previsioni indicano un aumento della domanda di oltre il 7% annuo tra il 2011 e 2016: oltre all’acquisizione anche prevedere un nuovo satellite per la trasmissione video e la diffusione della banda larga che sarà lanciato prima dei giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016».Il mercato europeo è maturo? Su Hot Bird, la vostra flotta di satelliti, ci sono tanti canali vuoti, quelli con il vostro logo. Dipende solo dall’innovazione tecnologica che ha migliorato la compressione del segnale? E quanti canali porta oggi Hot Bird? «I nostri satelliti Hot Bird rappresentano la piattaforma principale per mercati come l’Italia, con 368 canali trasmessi, e per la Polonia. Con un totale di 1000 canali trasmessi è la nostra roccaforte per il video, che rappresenta il 70% del nostro business. Per continuare a crescere abbiamo replicato il modello Hot Bird con satelliti ad alte prestazioni in altre posizioni orbitali, al fine di consentire l'ampliamento del mercato della televisione a pagamento e in chiaro anche in altre regioni: in particolare, oltre all’Europa centrale, la Russia, l'Africa, il Medio Oriente e la Turchia, dove c'è una crescita annuale a 'doppia cifra' tra i canali tv. Questo significa che ora stiamo gestendo infrastrutture di trasmissione su sette posizioni orbitali, che insieme offrono oltre 3.500 canali».
Voi credete nella migrazione di tutta la tv terrestre via satellite, come ritengono i vostri concorrenti di Astra? E quanti canali porta oggi Hot Bird? «La diffusione della tv satellitare nel mercato televisivo continua a crescere arrivando a rappresentare nel 2012 il 27% delle abitazioni con almeno un televisore, contro il 20% di tre anni prima. La continua espansione del mercato video trova riscontro nei nostri investimenti in nuovi satelliti: quattro dei sette Satelliti che lanceremo entro il 2016 saranno interamente dedicati alle applicazioni video. Uno dei vantaggi del satellite è la possibilità di replicare i canali tv del digitale terrestre, garantendo la copertura del 100% del territorio. Questo modello è consolidato in tutta l'Europa occidentale che ha completato lo switch off analogico e lo stesso trend sta coinvolgendo progressivamente altre regioni che stanno passando al digitale e stanno adottando l'Hdtv».
L’alta definizione 4K consuma molta banda, ma intanto commercialmente è appena al primo test di lancio. Potrà diventare un mercato di massa? «Sebbene l'HD sia ancora in fase di sviluppo, sta crescendo velocemente e lo vediamo come il prossimo step del broadcasting. Diversamente dal 3D, la transizione da HD a Ultra HD è molto simile a quello che il settore sta facendo passando dal Digitale all'Alta Definizione. Con una risoluzione 4 volte superiore a quella Full HD, l'Ultra HD è la risposta naturale al desiderio di un’esperienza visiva più ricca da parte degli spettatori. Questa tecnologia deve ancora svilupparsi prima di poter decollare, soprattutto in termini di compressione e di standard, ma crediamo che l’Ultra HD abbia tutte le caratteristiche per diventare il punto di riferimento dell'intrattenimento televisivo di fascia alta. Sia per il consumatore evoluto di oggi che per l’audience in larga scala, attraverso offerte commerciali, il satellite rimane la piattaforma naturale per dare diffusione all'Ultra Hd, grazie alla disponibilità di banda e alla copertura. Queste convinzioni sono state confermate da tre iniziative prese nel 2013. La prima, il lancio di un canale in 4K sperimentale su uno dei nostri satelliti Pan-Europei per dare la possibilità agli operatori del broadcasting di testare l'Ultra Hd. La seconda è stata costruire partnership, tra cui quella con Samsung con cui abbiamo lanciato un canale che permette ai loro televisori in 4K di dimostrarne la qualità direttamente nei negozi. Terza iniziativa è stata lavorare con Sky Italia, Globecast, Newtec ed Ericsson per dimostrare l'affidabilità della produzione e ricezione di immagini in 4K in diretta».
Intervista di Paola Jadeluca per "La Repubblica"