"Bevevo troppo. Prima, qualche bicchiere; poi, la sera a cena, senza accorgermene mi consolavo con una bottiglia intera di vino. Cercavo di stordirmi, di non pensare. E, piano piano, ho iniziato ad aggiungere superalcolici, whisky soprattutto. Mi ricordo che, una sera in un locale, le mie amiche, per tirarmi su, mi spinsero a “provarci” con un bel ragazzo: sa, il famoso chiodo scaccia chiodo. Ma io non me la sentivo, e allora ho bevuto ancora di più, per darmi coraggio, e alla fine… Dopo due sorrisi e qualche battuta, ho iniziato a piangere sulla spalla di quel povero ragazzo, che si aspettava altro da me…" La Grimaldi confessa però che grazie all’aiuto degli amici, della madre e proprio del suo storico e bonazzo ex è riuscita a risollevarsi e ritrovare la retta via: "Sapesse le volte che ho pianto sulla sua spalla… Quante volte Gabriel mi ha rincuorato spronandomi a reagire; a smettere con le mie debolezze. Ho dovuto trovare la forza dentro di me per non bere più in maniera smodata. E poi mi ha salvato mia madre, che un giorno, vedendomi piangere a dirotto, mi ha mostrato la foto di un bambino africano urlandomi: “Che ti piangi? Smettila, non ne hai motivo! Lui non ha da mangiare, lui è quello che soffre e avrebbe tutte le ragioni per piangere”. È stato un colpo per me, al punto che, nei gironi seguenti, mi è balenata in testa un’idea: fare qualcosa di concreto per quel bambino. Così mi sono spinta fino al punto di andare in Africa."
Beh! Cara Eva, è proprio vero il detto meglio sole che male accompagnate. Soprattutto se sei accompagnata da un cesso e pure st*onzo come il tuo ex marito Fabrizio Ambroso…