Evangelion Night

Creato il 04 settembre 2013 da Babol81
In occasione dell'imminente uscita di Evangelion 3.0: You Can (Not) Redo, stasera si svolgerà in quasi tutta Italia tranne a Savona la cosiddetta Evangelion Night ovvero la maratona che vede proiettati i primi due film della tetralogia Rebuild of Evangelion, una rivisitazione dell'anime Neon Genesis Evangelion. Alcuni spettatori italiani si spareranno quindi senza soluzione di continuità Evangelion 1.0: You Are (not) Alone (ヱヴァンゲリヲン新劇場版:序 - Evangerion shin gekijôban: Jo) del 2007 ed Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance (ヱヴァンゲリヲン新劇場版:破 - Evangerion shin gekijôban: Ha) del 2009, entrambi diretti da Hideaki Anno, Masayuki Yamaguchi e Kazuya Tsurumaki. Siccome il multisala savonese (non) partecipa all'operazione e siccome gradivo preservare la mia (non) sanità mentale, mi sono procurata i due film in questione e li ho guardati in due sere differenti...

Trama: i film raccontano la battaglia di un'umanità ormai quasi estinta per mano dei cosiddetti "Angeli", esseri mostruosi che, regolarmente, scendono sulla Terra per portare morte e distruzione. A combattere queste creature c'è la misteriosa organizzazione Nerv, che usa come arma gli EVA, dei robot ibridi pilotati da adolescenti problematici...

Evangelion 1.0: You Are (not) Alone condensa la prima parte dell'anime e ci presenta la "simpatica" figura di Shinji Ikari, il protagonista della saga nonché uno dei personaggi più molli, pipparoli, inetti e antipatici della storia dell'animazione che, sia ben chiaro, rimarrà piagnone e immaturo fino alla fine della pellicola, quindi scordatevi (almeno per ora) il classico romanzo di formazione. C'è anche da dire, poveraccio, che il padre l'ha abbandonato da bambino e, dopo anni passati a non farsi sentire, gli mette davanti una scelta ragionevole: "o sali su 'sto robot assassino che non hai mai visto, provato, conosciuto e senza nemmeno un'ora di addestramento o tornatene pure a casa, inutile figlio del menga". I comprimari, l'avrete quindi capito, non sono da meno: abbiamo, appunto, il già citato papà Gendo Ikari, uno stronzo manipolatore pronto letteralmente a sacrificare il figlio quando non è impegnato ad ignorarlo o a disprezzarlo e la "vivace" Rei Ayanami, un'adolescente dotata delle emozioni di un blocco di tufo nonché sogno erotico di ogni porco giapponese amante delle donnine sottomesse e silenziose. Questi due sono legati da qualcosa di non ben definito, lei morirebbe per lui e lui ha passato anni a pianificare il destino di lei e del figlio con l'avvallo di un silenzioso assistente, mentre nell'ombra tramava UN'ALTRA organizzazione misteriosa. Mah. A far da contraltare a queste tre piattole, per fortuna, c'è il capitano Misato Katsuragi, una donna con palle E sentimenti, in grado sia di svolgere il suo lavoro che di dialogare come un essere umano, a differenza del 90% dei personaggi della serie. Detta così, vi sembrerà che io abbia detestato il film e i primi sei/sette episodi dell'anime a cui esso si rifà, ma non è così. A parte che la regia e le idee di Anno, vero creatore della saga, sono qualcosa di incredibile e riescono a tenere desta l'attenzione dello spettatore anche davanti a protagonisti così camurriosi ma poi gli Angeli sono degni di un film dell'orrore tout court e hanno un design ancora oggi inquietantissimo: sinceramente, il resto degli eventi, almeno in questo Evangelion 1.0: You Are (not) Alone, impallidisce davanti ai tre devastanti attacchi degli Angeli e alla furia incontrollabile degli EVA, nonché a tutte le incredibili invenzioni tecnologiche mostrate nel corso dell'ora e mezza di pellicola. Anno e soci sono riusciti a confezionare un film fruibile sia dagli appassionati (tra cui, avrete capito, non rientro io) o da chi semplicemente seguiva la serie all'inizio del 2000 (presente!) che da chi di Evangelion non sapeva nulla, aggiungendo anche un paio misteri, mezze frasi e cliffhanger che invogliano a proseguire la visione e non solo nella speranza che, prima o poi, quell'idiota di Shinji schiatti tra atroci sofferenze portando seco il padre e la bambolina dagli occhi rossi.

Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance porta invece la storia decisamente su un altro livello. Innanzitutto, la colonna sonora è meravigliosa, un mix di musiche malinconiche, epiche e tragiche che accompagnano alla perfezione ogni sequenza. Inoltre, da metà pellicola in poi, Anno si scatena e inizia a dare veramente il bianco per quanto riguarda visionarietà e cattiveria, cominciando a svelare alcuni degli altarini nascosti da quel maneggione di Gendo e, finalmente, facendo evolvere (o trascendere?) quella pippa di Shinji. All'affresco già zeppo di personaggi se ne aggiungono altri ancora più folli e misteriosi (tra cui Makinami Illustrious Mari, creata apposta per la pellicola), si moltiplicano gli EVA e gli angeli diventano sempre più pericolosi e ben realizzati, mentre le contaminazioni horror e le implicazioni filosofiche della vicenda cominciano a non contarsi nemmeno più. E dire che l'intera prima parte del film sembra davvero uno shojo ad ambientazione scolastico/fantascientifica che non lascia assolutamente presagire la piega tragica che seguirà: l'arrivo della deliziosa e indisponente Asuka Shikinami Langley (non più Soryu), pilota dell'EVA 02, sancisce infatti la nascita di una sorta di triangolo amoroso tra lei, il mollo Shinji e la taciturna Rei, interamente improntato sulla competizione tra piloti e la capacità di rendere felice o risolvere i problemi dell'altro. Finalmente i due protagonisti della serie cominciano a rendersi se non più simpatici perlomeno più umani e facili da sopportare ed è inquietante per lo spettatore vedere che, mentre i personaggi diventano meno distaccati dalla realtà che li circonda, gli EVA da loro pilotati diventano per contro meno robot e più mostri incontrollabili in grado di privarli dell'umanità. L'incredibile cliffhanger finale (che, giuro, non rammento dalla serie ma considerate anche che l'ho vista solo una volta e ormai più di 10 anni fa), un capolavoro di suspance in grado di lasciare letteralmente a bocca aperta, viene solo in parte "smorzato" da un'ambigua scena post credit e dalle anticipazioni relative al terzo episodio. Anzi, a dire il vero fa salire una scimmia sulle spalle delle dimensioni di un Angelo, quindi non vedo l'ora di mettere le mie manine otaku anche sul penultimo film della tetralogia.

Riassumendo queste due mini-recensioni scritte a caldo dopo ciascuna visione direi che questo Rebuild of Evangelion al momento non delude affatto. Le sequenze del primo episodio le ricordavo quasi tutte e il film poco aggiunge alla serie, al limite condensa un paio di passaggi, mentre il secondo episodio spicca per la bellezza incredibile delle battaglie tra EVA e angeli e anche per la delicatezza con cui ci viene mostrata la vita prima del secondo arrivo di questi mostri semi-divini: la gita all'acquario dove i protagonisti vedono per la prima volta un mare blu invece che rosso e l'esperienza di Shinji in campagna contribuiscono a ispirare nello spettatore una partecipazione più reale verso le vicende narrate e lo preparano (molto subdolamente, maledetto Anno) a versare anche un paio di lacrimucce nei momenti più tragici del film. Onestamente, mi sembrava che la serie fosse molto più cerebrale ed incomprensibile di questi due film e per questo credo che la visione di Evangelion 1.0 e 2.0 sia fattibile per tutti gli amanti degli anime in particolare e dei disegni animati in generale. In fondo, c'è un motivo se la cupa creatura dello Studio Gainax ha ispirato e continua ad ispirare sia l'animazione giapponese (Madoka Magica ha delle atmosfere molto simili e d'altronde ha reinventato il genere maghette come Evangelion ha reinventato quello dei robottoni) che il cinema mondiale, si veda Guillermo Del Toro e il suo Pacific Rim. Ora, resta solo da aspettare, il 25 settembre, Evangelion 3.0: You Can (Not) Redo!
Hideaki Anno è il regista, supervisore e sceneggiatore delle due pellicole. Giapponese, ha diretto anche la splendida, indimenticabile serie Il mistero della pietra azzurra e ovviamente Neon Genesis Evangelion. Anche doppiatore e produttore, ha 53 anni e un film in uscita, l’ultimo capitolo della tetralogia previsto per il 2014.

Neon Genesis Evangelion nasce come serie e da essa sono stati tratti altri due lungometraggi, entrambi del 1997, Death & Rebirth e The End of Evangelion, quest'ultimo con un finale alternativo rispetto a quello dell'opera originale. Non mancano inoltre i manga: quello "ufficiale", Neon Genesis Evangelion, è stato scritto e disegnato dal character designer della serie, Yoshiyuki Sadamoto, mentre gli spin-off sono Evangelion Iron Maiden (shojo del 2004 pubblicato anche in Italia), Neon Genesis Evangelion The Shinji Ikari Raising Project (manga ad ambientazione scolastica del 2006, pubblicato anche in Italia), Evangelion: Cronache degli angeli caduti (altro shojo del 2008 che si distacca però parecchio dalla serie principale, pubblicato anche in Italia), Evangelion - Detective Shinji Ikari (manga del 2010 dove Shinji si reimprovvisa detective, pubblicato anche in Italia) e infine Petit EVA - Evangelion@School, parodia superdeformed del 2007 da cui è stato tratto anche un web-anime in 3D. Che dire, se la Evangelion Night vi è piaciuta roba da recuperare ne avete, quindi dico solo... ENJOY!!

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