[Eventi] CELTICA Valle d’Aosta – 16/a edizione. Lindsey Stirling in Italia

Creato il 13 agosto 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Nota: Questo articolo è stato scritto a quattro mani. Sono ricorso, infatti, alla consulenza musicale di Federica Dotto.

Contenuto: Si è tenuta in Val d’Aosta la sedicesima edizione di Celtica (trovate  la presentazione  QUI).

Quest’anno, tra i musicisti ospitati nella rassegna culturale, era presente la violinista e compositrice americana Lindsey Stirling.

É da un po’ che seguiamo quest’artista, per il suo modo di suonare, il temperamento giocoso e allegro che trascina i più piccini (ad esempio i nostri nipoti) e l’energia coinvolgente che dispensa sul palco.

Navigando in internet ci siamo imbattuti in lei quasi per caso, tra concertisti e virtuosi delle quattro corde, tra Accardo che suona l’impossibile Campanella di Paganini (come se la Ciaccona di Bach non fosse già un incredibile banco di prova), David Garrett e gli amanti del violin country rock. Allora ci siamo fermati.

Lindsey Stirling, classe 1986, ha alle spalle una robusta preparazione classica, oltre una versatilità non comune che le consente di muoversi tra i vari generi musicali con agio. A prova di ciò è sufficiente guardare i video preparati per le sue stesse composizioni, molto ben fatti e curati nella regia (soprattutto da Devin Graham).

Tutto è iniziato con la partecipazione nel 2010 ad America’s got Talent dove ha avuto modo di imporsi e farsi conoscere. Dal punto di vista tecnico  colpisce la vivacità del movimento e il controllo completo del violino.

Le sue composizioni sono molto interessanti, alcune non semplici da eseguire (per esempio Spontaneous me). Altre sono più semplici ma sempre ballabili e orecchiabili (tra le più belle c’è Transcendence), dove la sapiente combinazione di poche note costruisce un ritmo e una melodia coinvolgenti.

Lindsey Stirling è molto più di quello che sembra. Esprime un che di clownesco in alcune esibizioni, dove ha molto in comune con la Campanellino di Peter Pan, (in Shadows per esempio gioca con la propria ombra). Azzardando un poco la assimilerei a Puck di Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, ma la coautrice di questo articolo non ne è troppo convinta. Non si è comunque lontani dal vero se si considera la presenza scenica che incanta con lo scherzo misto al rigore e le fattezze di un dispettoso spiritello shakespeariano che tiene tutti sulla corda (anzi, sulle quattro corde) del violino, con  l’aria di provenire da ben altri luoghi rispetto a quelli a noi abituali.

Ci insegna che la musica è divertimento, ma non solo. E’ felicità.

Lindsey Stirling reinterpreta, revisiona e a tratti illumina o ingentilisce motivi commerciali in voga. Anche in questo caso sul palco tra musica e movimento  – come accade in un video girato in periodo natalizio (Celtic Carol) - riempie lo spazio  di decorazioni, domandando alla fine con stupore: Sono stata io?

Il pubblico partecipa del suo trasporto e della sua gioia, ma forse solo fino a un certo punto: esprime qualcosa di così immediato e nello stesso tempo di così elevato e inafferrabile che è difficile rapportarsi a esso con lo spirito. É questo che intendiamo nel dire che “è molto più di quello che sembra”. A qualcuno può bastare il gioco, l’intrattenimento e può scegliere di fermarsi su questo piano. Nulla di male. Se andiamo un poco oltre, ci accorgiamo di diventare parte di qualcosa di prezioso, perché in ciascuno di noi si nasconde qualcosa di altrettanto vivo e pulsante, sempre che abbiamo la voglia e il tempo di cercarlo.

Davide e Federica Dotto

- Il sito ufficiale di Lindsey Stirling è: http://lindseystirlingviolin.com/


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