Evento doppio senso: dicono di noi.

Creato il 09 novembre 2010 da Designtrasparente

Tantissimi sono stati i commenti e le impressioni positive che amici, conoscenti, e visitatori, hanno espresso nei confronti dell’evento Doppio Senso e dello spazio che abbiamo allestito per l’occasione presso il padiglione 4 di Moacasa.

Sarebbe impossibile postarle e commentarle tutte, quindi abbiamo deciso di prenderne alcune delle più rappresentative e pubblicarle sul nostro blog.La prima è quella di Fiorella Bonifacio che descrive, in poche righe, l’emozione che la visita presso il nostro spazio Doppio Senso, le ha suscitato.
“Uno Spazio che vive è un luogo in cui i fruitori interagiscono tra di loro e con gli oggetti presenti; che vengono stimolati e che a loro volta stimolano.Questo è quello che sono riusciti a realizzare Emiliano Brinci, Francesca Soluzioni e Michele Fanfulli nel loro (ma anche un po’ nostro) “Doppio Senso”.Spazio aperto, privo di confini, ricco di isole di idee e di colore, variegate ed effervescenti: vera e propria calamita per tutti i visitatori di Moacasa che, hanno avuto pure l’ opportunità di assistere a delle vere e proprie lezioni quotidiane sui materiali, le loro lavorazioni, etc. Anche l’ impostazione delle lezioni è stata “open”. Niente sedie, ma solo enormi cuscini colorati sul pavimento.

L’ esposizione e le lezioni puntavano a rivalutare l’ artigianato e la figura dell’ artigiano, oggi in declino.“L’ arte è il modo con cui l’ uomo esprime la gioia del suo lavoro. La macchina distrugge tale gioia”. Così si esprimeva William Morris a metà '800. Convinto avversario dell’ industrializzazione, con altri artisti e intellettuali organizzò delle esposizioni di artigianato. “Art and Craft”. Questi vedevano l’ inganno nel prodotto industriale. Nell’ era delle macchine, dell’ industria e della produzione in serie (oggi più che al tempo di Morris),” Doppio Senso” riscopre il fascino del prodotto artigianale in cui è racchiusa oltre la bellezza dell’ oggetto, anche la percepibile preziosa fatica dell’ artigiano.” (Fiorella Bonifacio)
Questo invece quello che scrive Alessandro Corrirossi - un artigiano/designer che ha partecipato all'evento -
sul suo blog personale.“La fiera finisce e si porta via un mare di emozioni, di sensazioni limpide, cristalline ma sopratutto linfa vitale per affrontare nuove esperienze....Un grazie agli organizzatori (Michele Fanfulli &co.), un grazie a Designtrasparente con Emiliano e Francesca, un grazie ai ragazzi che hanno partecipato ai workshop, un grazie a tutti i nuovi amici designer che ho incontrato e con i quali non vedo l'ora di lavorare,un grazie ai fotografi,un grazie ai miei più stretti collaboratori, Michele Carmine e Melina, per l'energia che mi trasmettono da sempre; un grazie affettuoso a tutte le persone che con il loro entusiasmo mostrato nei confronti di Mix&Match, hanno contribuito al successo della manifestazione. Su tutte una ragazza accompagnata dal fidanzato che ha commentato il nostro prodotto così :" finalmente un mobile che assomiglia a me e che lo farà quando inevitabilmente cambierò!". Purtroppo non ricordo il nome e se qualcuno dei miei lettori si riconosce nella frase mi piacerebbe ringraziarlo nuovamente.Infine mi congedo dandovi appuntamento alla prossima iniziativa ed invitandovi qualora abbiate la voglia di disegnare un mobile che rappresenti il vostro modo di vivere, di essere, contattatemi.......perchè come Munari insegna, da cosa nasce cosa.....” (Alessandro Corrirossi)
Che altro aggiungere? Vi aspettiamo alla prossima edizione!!!