MONDADORI
INCIPIT
ACQUA, OVUNQUE...
Gli squali non erano grandi per gli standard di Everworld, ma erano sicuramente grandi. Nessuno era inferiore ai sei metri di lunghezza. Sei lunghi metri di squalo affamato. Con uno scatto repentino e fulmineo, uno degli squali strappò un nano dal suo sedile e lo spezzò in due.Le gambe, che ancora scalciavano, caddero fluttuando lentamente e lasciando dietro di sé una scia di sangue. La folla strillò. Quelli più vicini furono presi dal panico, ma i più lontani apprezzarono molto la scena. Nettuno scoppiò in una folle risata che riecheggiò in ogni angolo dell'arena.Ed ecco che il dio e i suoi seguaci erano di nuovo dall'altra parte del muro d'acqua, di nuovo nei loro comodi sedili, pronti ad assistere allo spettacolo della carneficina.«Non possono uscire di lì, vero?» piagnucolò Christopher.«Grande Atena, salvaci!» gridò Nikos.Lo squalo più vicino si avvicinò alla barriera che separava l'aria dall'acqua. E continuò a nuotare. A mano a mano che il muso emergeva dalla nostra parte, si formava una bolla d'acqua che avvolgeva l'animale.Nella sua bolla ondulata, lo squalo continuò a nuotare nell'aria. Adesso aveva le fauci spalancate. File e file di denti fitti e acuminati.Puntava su di noi...
TRAMA: siamo col POV di David. Il gruppo è in nave. Lasciatosi alle spalle l'Egitto insanguinato e in rovina, con le divinità "distrutte", David, Chris, Senna, April e Jalil cercano di tornare sull'Olimpo per aiutare gli dèi nella guerra contro gli Hetwan.Siccome non c'è tregua in EverWorld, arriva NETTUNO.
Dal libro: Una figura enorme stava emergendo dal vortice verde. Era ondeggiante, ma si poteva distinguere un vago profilo. Un uomo, un essere umano, o almeno una creatura che vagamente ricordava una forma umana. Un dio. Sicuramente un dio. Trasparente, come una smisurata noce di gel per capelli gonfia sul pelo dell'acqua, emersa dalle profondità marine, in continua trasformazione.E dentro la creatura, parte della creatura stessa, dentro la pancia, dentro la testa, c'erano quelli che sembravano delfini, squali, razze e altre creature marine che non seppi riconoscere. Potevano anche essere fasci di alghe. O magari balene. Quella creatura era sicuramente grande abbastanza.
Bellissima! Mi è piaciuta un'altra cosa su Nettuno, una precisazione che non si legge spesso. Una creatura di tali dimensioni non parlerebbe "normalmente" e un uomo non la percepirebbe altrettanto normalmente.Infatti, da libro: E a quel punto, l'essere d'acqua parlò. I timpani quasi mi scoppiavano e gli occhi mi si chiudevano per la potenza del suono, i piedi slittavano sul legno e caddi in ginocchio sul ponte. La voce parlò, gridò, ruggì come un sistema di amplificazione troppo potente in una sala cinematografica troppo piccola. La voce sembrava venire da tutta quella massa d'acqua animata di vita, non da un punto in particolare: non c'erano labbra che si aprivano, non c'era una lingua che si muoveva.Un dettaglio, forse, ma a mio avviso molto sensato. Spesso si leggono di creature gigantesche che parlano agli umani senza tener conto dei "dettagli" che l'autrice invece ha giustamente precisato. Bene! ^^
Poseidone: dio per i Greci e "zio per" Pollon :D
Immagine presa QUI!
Dopo una breve battaglia che genera onde altissime, i ragazzi si ritrovano avvolti dai flutti. Nuoteranno disperati finchè non troveranno una città sommersa e, purtroppo, qui iniziano i problemi.
E non mi riferisco alla trama del libro ma a problemi di narrazione.
Da qui in poi ci sono varie incoerenze. La prima è proprio su come arrivano i ragazzi alla città.
L'autrice prima dice che sprofondano con la nave, poi che nuotano. Come fanno a nuotare sott'acqua con una nave che affonda? Non si sa!
Poi d'improvviso respirano ma sono sempre sott'acqua. Infatti, David precisa che "respira l'acqua". Sprofondano sempre più e si ritrovano sopra una città.
La città però è avvolta da una bolla ma non solo, a sua volta contiene altre bolle: "La bolla racchiudeva aria, ma anche acqua. La città aveva settori in cui l'atmosfera era normale e altri invece con le strade gonfie d'acqua. La bolla conteneva in sé altre bolle."
Che casotto!
Perchè delle creature marine dovrebbero vivere in un posto così gestito? Che senso ha? E' come se noi uomini vivessimo con delle zone fatte di enormi piscine. Mha!
Se hanno le branchie hanno le branchie, sennò no! O uno o l'altro! Altrimenti sono creature ibride. ma anche gli ibridi devono sottostare a delle leggi fisiche. In questo capitolo sembra che siccome siamo in EverWorld allora vanno bene anche le cavolate. UN VERO PECCATO! CHE INCIAMPO!
Altro problema: si ritrovano in un'arena durante una gara di bighe con i cavalli. I cavalli? Eh? Perchè?
Le associazioni con i film con Charlton Heston si sprecano. Prima con i Dieci Comandamenti, poi con Ben Hur. Mha, again!
Un'associazione infelice. Siamo sotto l'oceano e pensare a Ben Hur lo trovo inappropriato. Rompe il senso della meraviglia.
Che ci fa Giuda Ben Hur a EverWorld?
Immagine presa QUI!
Nel romanzo l'autrice ha voluto separare le figure. Anche i sassi sanno che l'unica differenza era che Nettuno era dal punto di vista dei Romani e Poseidone per i Greci. Ma sempre dio dei mari era. Allora perchè non mettere anche Rodon e Nethuns? Non si sa!
Dopo i soliti bizzarri cambi di realtà, abbiamo una gara e uno scontro. Non mi ha entusiasmato. Fa la sua comparsa un personaggio interessante ma si perde nella narrazione.
Per fortuna sul finale si risolleva. Anzi, quando ritornano in superficie va meglio e gli ultimi capitoli sono interessanti. Un mostro finale si caccia un bocca il mio Chris, mannaggia!
Speriamo in bene ^^
CONCLUSIONI: Questo capitolo subacqueo non mi è piaciuto. Noiosetto e poco coerente. Aspettavo da molto Mondi Sommersi perchè speravo di assaporare la solita atmosfera di EverWorld ma acquatica, non è stato così. Il sense of wonder è rimasto in superficie.
Questo lo boccio, con tristezza e a malincuore :(
Ormai ne mancano due.
Alla prossima!