Il Messaggero - 5 gennaio 2014
Il Messaggero - 6 gennaio 2014
Abbiamo detto addio al 2014 con lo straordinario risultato dell'annullamento della Festa della Befana a Piazza Navona che è avvenuto, non dimentichiamolo, grazie a questo nostro articolo che ruppe le uova del paniere al solito consociativismo del Pd con la destra e che, in assenza di questa puntuale denuncia che cambiò le scelte di voto di alcuni consiglieri, avrebbe anche per quest'anno prorogato l'immondo suk.
E ora diciamo benvenuto al 2015 con un altro bel risultato. Il nostro scoop sul terrificante mercatino di Piazza San Giovanni sta mietendo i primi clamorosi risultati. Qualche giorno fa scoprimmo e spiegammo che quel bruttissimo mercatino di fronte alla Cattedrale del Mondo in realtà doveva essere una manifestazione politica, nello specifico una festa di Forza Italia richiesta nientepopodimenoché da Giordano Tredicine. Insomma Forza Italia fa richiedere autorizzazioni per eventi-politiici-presto-trasformati-in-mercatini-ambulanti proprio all'esponente di una delle più note famiglie di ambulanti della città. Cioè in confronto Silvio Berlusconi è un principiante in quanto a conflitti di interesse.Abbiamo denunciato la cosa il 31 dicembre con questo articolo. E evidentemente nei giorni successivi, tale era il livello di scandalo della faccenda, qualcosa si è mosso. Non solo dal lato degli organizzatori, peraltro in maniera patetica e alquanto ridicola (leggete qui), ma anche dal lato dei controlli visto che, come racconta qui il Messaggero di ieri (e di oggi), è partita un'inchiesta che speriamo porti dei frutti. Il mercatino è finito e chi ci doveva guadagnare e speculare lo ha fatto, ma si lavori almeno affinché tutto questo non si ripeta più ne a San Giovanni ne altrove. Sono una speranza in questo senso le parole di Marta Leonori che promette nuove norme per i mercatini entro gennaio in Giunta (ma poi c'è il Vietnam del Consiglio Comunale, non dimentichiamocelo). Magari Roma un giorno potrà avere mercatini di Natale di qualità come ce li hanno moltissime altre città Italiane e tutte le città europee. Su questo settore - come su mille altri - il Comune potrebbe guadagnare dieci volte di più e potrebbe ridurre di dieci volte le cause del degrado che umiliano la città. Dunque perché no?
Il Messaggero - 7 gennaio 2014