In un articolo sul "The Age" Ewan McKenzie parla del proprio futuro a due giorni dalla conferenza stampa dove ha annunciato che lascerà al guida dei Queensland Reds alla fine dalla stagione di Super Rugby.
Dalla su conferenza stampa si sono susseguite diverse voci sulla prossima tappa della carriera dell'allenatore e con le proprie parole McKenzie ha provato a fare un po' di chiarezza. Innanzitutto ha scritto che la propria decisione di annunciare il ritiro è stata dettata solo ed esclusivamente dalla necessità di fare chiarezza nell'ambiente dei Reds: il passaggio di consegne a Richard Graham è già in programma, quindi mancava solo un orizzonte temporale per tale cambio al vertice.
L'aver sciolto ogni dubbio sul quando il cambio avverrà, darà, secondo McKenzie, la possibilità al resto dell'organico dei Reds di pianificare il proprio futuro.
Ewn McKenzie - foto Getty
Ovviamente la domanda che tutti si sono fatti, io compreso, è se McKenzie aspiri o meno a diventare il prossimo allenatore dei wallabies. Nel proprio articolo l'allenatore lo ha chiaramente detto, ma ha anche detto che finché non sarà ufficialmente vacante, non ha alcuna pretesa né per quella panchina né per quella dell'Irlanda alla quale è stato accostato dopo la sconfitta dei verdi contro l'Italia nell'ultima giornata del sei nazioni. Nel frattempo valuterà le sue prospettive, ma rimane fermamente deciso ad allenare in campo internazionle.McKenzie ha comunque scritto che, dovesse liberarsi, si candiderà alla panchina dell'Australia, come fece 6 anni fa.
A parte le parole pesate, non oso pensare a quante volte lui ed il suo ghost writer avranno rivisto ogni singola sillaba, il messaggio all'ARU è chiaro, "quando il contratto di Robbie Deans scadrà, McKenzie si candiderà, ma se nel frattempo si presentasse l'occasione giusta, non starà ad aspettare".
A mio parere Deans è praticamente spacciato, non è amato da molta parte della stampa e dell'entourage del rugby australiano, il tour dei Lions o il Championship rischiano di essere la sua ultima tappa, anche prima della fine del suo contratto con l'Australia, se non sarà in grado di vincere e convincere, molti chiederanno la sua testa. Ora l'ARU non può mettere sotto contratto McKenzie prima che il contratto di Deans finisca, ma se non vuole che quello che secondo molti è il predestinato per la panchina dei wallabies si accasi presso un'altra nazionale, deve agire presto per assicurarsene i servigi e non rimanere in un'imbarazzante situazione di stallo.