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Ex-talent “in carriera”: noemi, valerio scanu, emma, the kolors, annalisa, francesca michielin e altri ancora

Creato il 07 febbraio 2016 da Musicstarsblog @MusicStarStaff

EX-TALENT “IN CARRIERA”: NOEMI, VALERIO SCANU, EMMA, THE KOLORS, ANNALISA, FRANCESCA MICHIELIN E ALTRI ANCORA EX-TALENT “IN CARRIERA”: NOEMI, VALERIO SCANU, EMMA, THE KOLORS, ANNALISA, FRANCESCA MICHIELIN E ALTRI ANCORA EX-TALENT “IN CARRIERA”: NOEMI, VALERIO SCANU, EMMA, THE KOLORS, ANNALISA, FRANCESCA MICHIELIN E ALTRI ANCORA EX-TALENT “IN CARRIERA”: NOEMI, VALERIO SCANU, EMMA, THE KOLORS, ANNALISA, FRANCESCA MICHIELIN E ALTRI ANCORA EX-TALENT “IN CARRIERA”: NOEMI, VALERIO SCANU, EMMA, THE KOLORS, ANNALISA, FRANCESCA MICHIELIN E ALTRI ANCORA EX-TALENT “IN CARRIERA”: NOEMI, VALERIO SCANU, EMMA, THE KOLORS, ANNALISA, FRANCESCA MICHIELIN E ALTRI ANCORA EX-TALENT “IN CARRIERA”: NOEMI, VALERIO SCANU, EMMA, THE KOLORS, ANNALISA, FRANCESCA MICHIELIN E ALTRI ANCORA EX-TALENT “IN CARRIERA”: NOEMI, VALERIO SCANU, EMMA, THE KOLORS, ANNALISA, FRANCESCA MICHIELIN E ALTRI ANCORA EX-TALENT “IN CARRIERA”: NOEMI, VALERIO SCANU, EMMA, THE KOLORS, ANNALISA, FRANCESCA MICHIELIN E ALTRI ANCORA

Sono in molti a chiedersi a chi, fra gli “ex-talent” transitati principalmente da due trasmissioni che ne hanno lanciato il maggior numero, “Amici” e “X-Factor”, poiché “The Voice of Italy” non ha dato i risultati sperati, potrebbero aprirsi davanti brillanti e longeve carriere, a dispetto delle nefaste previsioni di qualche “uccello del malaugurio” della stampa, non facciamo nomi; di seguito quelli che, al momento, appaiono i più promettenti:

Noemi: molto preparata musicalmente, avendo studiato pianoforte fin da bambina, voce incisiva e con qualche asprezza, con estensione grave da contralto, dal timbro che si riconosce subito all’ascolto, perché inevitabilmente lascia il segno, così ne ha parlato Vasco Rossi, che in passato ha anche scritto per lei “Ha un modo di cantare preciso e autorevole, divide le parole come se le buttasse via mentre te le infila dentro il cuore”, di casa a Sanremo, nel 2012 fu, a parere di molti, defraudata della vittoria da una canzone mediocre e populista come “Non è l’inferno”, preferita dal televoto a quel gioiello musicale e testuale di Fabrizio Moro, che, fra parentesi, le calzava a meraviglia, tanto da sembrare fatto apposta per lei, che era “Sono solo parole”, che, a distanza di anni, è ancora trasmesso in radio e che esordiva così “Avere l’impressione di restare sempre al punto di partenza, cercare un equilibrio che svanisce ogni volta che parliamo e fingersi felici di una vita che non è come vogliamo …” alzi la mano chi ha vissuto situazioni sentimentali non sempre lineari e non si ritrova almeno un po’ in queste parole.

Valerio Scanu: ex “enfant prodige”, avendo partecipato anche a “baby talent”, è una delle “ugole d’oro” attuali del canto, degno di collocarsi nel solco delle grandi voci italiane della tradizione melodica, tanto per buttare lì due nomi a caso, quella a cui appartengono Massimo Ranieri e Al Bano Carrisi (scusate se è poco!), ha trionfato appena 19enne a Sanremo 2010 con un brano piuttosto controverso, “Per tutte le volte che…”, che invece si regge su una melodia dolce e gradevole ed è anche impegnativo per la voce dell’esecutore quando deve innalzarsi a tonalità alte, tuttavia Scanu non è solo quello dell’ ”o famo strano” nei laghi e luoghi del trionfo sanremese, grazie ai “followers” schierati al suo fianco in ogni occasione da più di sette anni, nonostante i venti contrari che soffiavano, è stato capace di risorgere dalle sue ceneri come l’Araba Fenice e di dimostrare al mondo le sue qualità artistiche nel programma che più ne ha esaltato le doti, “Tale e quale show”, dove ha smentito, nelle straordinarie prove rese, chiunque, quando era agli esordi, avesse messo in dubbio la sua versatilità, infatti la galleria di personaggi da lui imitati che spazia da Luciano Pavarotti a Conchita Wurst, Pino Mango e tanti altri è da manuale. Ora i riflettori sono tutti puntati sulla sua partecipazione a Sanremo 2016 con un pezzo di Fabrizio Moro “Finalmente Piove” 

Emma Marrone: maniere rudi e dirette che le hanno valso il soprannome di “camionista”, pochi peli sulla lingua, atteggiamenti scomposti da “bad girl”, incarna comunque un “trash” che convince lo spettatore, inadatta al repertorio sdolcinato “bimbomink*esco” che le volevano inizialmente affibbiare, il “rock” potrebbe essere la sua carta vincente, sempre che a scrivere per lei si facciano avanti grandi firme come per esempio Gianna Nannini, comunque la ragazza di Aradeo finora ha dato il meglio di sé, a nostro avviso, in duetto con Kekko dei “Modà” prima a Sanremo 2011 con “Arriverà” (secondo posto) e poi nel singolo “Come in un film”, dove, assieme, in una singolare alchimia, sprigionano tutta la loro energia esplosiva sottolineata da chitarre elettriche con un ritmo mozzafiato e trascinante.

The Kolors: sono stati i protagonisti assoluti dell’estate 2015, scene di delirio collettivo in tutte le piazze d’Italia, superclassifiche, un motivo, “Everytime”, in inglese, utilizzato come sottofondo in una nota pubblicità, canticchiato dal mondo intero, hanno grandissime potenzialità, a cui concorre anche la conoscenza approfondita di generi musicali di marca anglosassone e statunitense, potrebbero continuare a fare faville, purchè non si lascino tentare dalla facile musica commerciale e soprattutto non siano replicanti degli artisti internazionali che hanno eletto a loro modelli. Fra qualche mese dovrebbero uscire con un nuovo album, così si ventila.

Annalisa: corroborata da studi di strumento e di canto di tutto rispetto, ha una voce limpida e capace di acuti non a rischio di tremolii o stonature, non è però capace di plasmarla e renderla più espressiva, apparendo piuttosto monocorde, purtroppo non sorretta da pezzi destinati a rimanere immortali, si pensi a “Scintille” (Sanremo 2013) con i versi, sconcertanti “Volano, volano i satelliti sulle formiche … tornano tornano le rondini dall’uragano e dietro un semaforo tu che adesso appari piano come una farfalla sopra la mia mano …”. Anche dal punto di vista dell’immagine rimane abbastanza freddina e poco empatica.

Francesca Michielin: per la prima volta in gara a Sanremo quest’anno, si è imposta soprattutto con i singoli “Distratto” e “L’amore esiste” e in coppia con Fedez nella “hit” “Magnifico”, ha una voce pulita, forse un po’ da “gattina”, in grado di interpretare dalla melodia “pop” al brano cantautorale alle “ballad pianistiche”, non disdegnando i suoni elettronici. Dovrebbe evitare gli “smielamenti”.

Lorenzo Fragola: già a Sanremo 2015 con il motivo “Siamo uguali”, ancora piuttosto acerbo come interpretazione, qualche critico, l’anno scorso, l’ha un po’ strapazzato per la presunta mancanza di personalità e il discusso “il cuore è il tuo bagaglio a mano”, vedremo cosa saprà fare nella nuova edizione del “festival”.

– I “Dear Jack” e Alessio Bernabei: divisi di fresco eppure uniti dall’unico destino sanremese che li vede nuovamente su quel palcoscenico, seppur indipendenti. Stuzzica verificare se fra la “band” e il nuovo “vocalist” Leiner Riflessi sarà idillio perenne senza perturbazioni e soprattutto se Bernabei senza più contorno e contando solo sulle sue forze merita veramente la promozione a solista.

E questo è quanto, facciamo ammenda per gli artisti che abbiamo dovuto escludere, magari ne tratteremo in seguito, per ora ci siamo limitati a quelli più sulla cresta dell’onda attualmente.

by Fede


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