Nome da memorizzare quello di Stuart Hazeldine, alla prima prova da regista in un lungometraggio (che ha anche scritto e prodotto) ma da molti anni nel mondo del cinema. Ennesimo "prodotto" della vivace industria cinematografica inglese che continua a sfornare talenti.
Otto candidati, uomini e donne di diverse etnie ed estrazioni culturali, per un posto di lavoro prestigioso in una grande e potente azienda farmaceutica si ritrovano, dopo varie selezioni, convocati per il test finale. All'interno di una stanza, nella quale avverrà l'intera narrazione della vicenda, il Selezionatore accompagnato da una silente guardia spiegherà loro i termini di questo test. Ci sono 8 tavoli con altrettanti fogli riportanti il "numero" del candidato e le regole saranno semplicissime: 80 minuti per risolvere il quiz che è composto da una sola domanda e richiede una sola risposta; non si può rivolgere la parola né alla guardia, che rimane dentro alla stanza con loro, né a chi è fuori tramite la telecamera; non si può danneggiare in alcun modo, volontario o accidentale, il foglio fornito. Senza alcuna possibilità di appello, chi contravviene una delle regole viene espulso immediatamente dalla guardia e la sua candidatura bocciata.
A parte la bizzarria del contesto non c'è nessuna minaccia, di morte o sofferenza fisica di alcun genere e in fondo, per un posto di lavoro di quel livello, è normale che si debbano superare test "enigmatici", su questo ne convengono tutti i candidati. Però un particolare nessuno di loro poteva prevederlo: il foglio che dovrebbe contenere la domanda è bianco, non c'è scritto nulla. Superato un comprensibile momento d'imbarazzo cominceranno ad interagire fra di loro, a comunicare anzitutto. Collaboreranno per capire l'arcano: qual'è la domanda a cui rispondere. Chiaro che, contemporaneamente, tra loro sussiste una forte competizione per ambire al posto offerto.
Pur con molta tensione e qualche momento palpitante non c'è né terrore né sangue. Ci si avvicina molto a farne, senza però affondare il colpo. Il film è quindi digeribile da tutti.
E' soprattutto un giallo-rebus, ricerca di soluzione analizzando a memoria parola per parola quanto detto dal Selezionatore, che cresce al diminuire dei presenti nella stanza: c'è una talpa? qual'è il vero scopo del test? Domande che si insinuano in continuazione. Insieme al giallo cresce, durante le vicende, la comprensione che la storia è ambientata in un pianeta, la Terra, che sta vivendo una pandemia gravissima. Loro, i candidati, stanno partecipando ad una selezione per un posto proprio nell'azienda farmaceutica che è la sola depositaria e produttrice del farmaco in grado di inibire il virus letale che è causa della pandemia. E qua, a questo punto, è bene fermarsi per evitare spoiler.
Siamo di fronte ad uno di quei film completamente Indoor che mostrano, di fatto, una specie di esperimento sociale su esseri umani. La mente mi va subito a opere eccezionali come "The experiment" o il recente "Stoic", seppur molto diverse da "Exam".
Visione consigliatissima!
Non siamo ai livelli dei 2 "mostri" citati, ma è un film più che degno e meritevole, e per chi ama poi un minimo il genere direi di visione obbligatoria! Il finale è veramente eccezionale per correttezza logica e messaggio sia umano che scientifico.
Come sempre accade per le opere prime, per quanto talentuose e premiate come questa, non bisogna nemmeno pensare di poterlo vedere nei nostri cinema e per il momento nemmeno nel mercato home. Quindi? "Chiedete e vi sarà dato" diceva un personaggio leggendario...
Questa recensione sarà pubblicata anche dagli amici di Hideout con cui collaboro. Film ancora non disponibile da noi, un grande ringraziamento va al gruppo Italian Subs Addicted che ne ha prodotto eccellenti sottotitoli in italiano.
scarica i sottotitoli su ItalianSubs (link a brevissimo disponibile)