Excel e l’ingegnerizzazione della politica

Creato il 12 gennaio 2014 da Cristiana

Senza excel io non potrei lavorare.

Non potrei monitorare le performance, leggere un budget e confrontarlo con un consuntivo. Non potrei conservare storici, confrontarli, capire velocemente cosa sta andando male nel business. Excel è un luogo vuoto da alimentare, ma che se ben utilizzato semplifica la vita e soprattutto non consente interpretazioni e uso della fuffa.

Serve a fare analisi politiche sui territori nello stesso modo con cui si studiano le quote di mercato. Il tecnicismo è identico.

Lo scopo lo stesso: dare una lettura semplice e condivisa, limitare le interpretazioni. Prendere decisioni.

L’uso che ne cita Renzi è il diagramma di Gantt che si usa per definire le cose da fare, chi le fa e in quanto tempo. Le basi del project management.

Ti incastra e ti impegna.

Mi pare incredibile persino che ci si debba stupire. Mi stupisco io che non sia la pratica comune e se questo non è così mi auguro che d’ora in poi lo sia.

Potrebbe essere una forma di impegno, sempre e continuamente, trasparente verso gli elettori. Una sorta di trasparenza di bilancio riportata agli impegni. Più la politica è leggibile nei suoi atti e monitorabile, più riconquisteremo la voglia di partecipazione del Paese.

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