Exodus: Dei e Re, la colonna sonora del nuovo film di Ridley Scott

Creato il 12 gennaio 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

Exodus: Dei e Re è il nuovo film firmato da Ridley Scott, una prova con cui il regista di Blade Runner e Il gladiatore cerca di far dimenticare il flop di pubblico e critica del recente terribile The Counselor – Il procuratore. L’impresa, va detto, al momento non sta riuscendo un granché bene, vista l’accoglienza non proprio esaltante di questa sua nuova pellicola negli Stati Uniti. Se le sale americane sono rimaste piuttosto vuote, Exodus: Dei e Re conoscerà maggiore fortuna nel nostro paese, dove in genere i film a tematica biblica vanno piuttosto forte? A giocare a favore della pellicola c’è anche un cast maschile notevole che comprende Christian “Batman” Bale, Joel “Avatar” Edgerton e Aaron “Jesse Pinkman” Paul.

Un nome non altrettanto celebre, ma garanzia di qualità musicale, almeno fino ad ora, è invece quello scelto da Ridley Scott per le musiche del film. Exodus: Dei e Re ha una colonna sonora firmata da Alberto Iglesias. Il compositore spagnolo è noto soprattutto per la sua collaborazione ormai quasi storica con Pedro Almodovar. Il sodalizio tra i due va avanti da quasi 20 anni, a partire da Il fiore del mio segreto del 1995, e comprende anche le splendide musiche del capolavoro di Almodovar, Tutto su mia madre. Al di là delle pellicole del suo regista prediletto e di altri successi spagnoli come Lucía y el sexo, Alberto Iglesias è ormai diventato molto richiesto pure a livello internazionale e il suo curriculum spazia dalla Gran Bretagna de La talpa alle produzioni americane de Il cacciatore di aquiloni e appunto di questa nuova fatica di Ridley Scott.

Per Exodus: Dei e Re, Alberto Iglesias è stato chiamato a una sfida nuova, il confronto con una pellicola biblica parecchio lontana dalle atmosfere del cinema di Almodovar, soprattutto dal recente leggero Gli amanti passeggeri. Il compositore spagnolo ha tirato fuori uno score a metà strada tra le musiche de Il gladiatore e quelle di Noah, senza però apparire particolarmente a suo agio. Nonostante le orchestrazioni trionfali ed epiche facciano tutto sommato il loro dovere a sufficienza usate all’interno della pellicola e ci sia un discreto alternarsi tra brani più concitati e altri più lenti e riflessivi, l’ascolto slegato dalla visione è sconsigliato, a meno che non siate proprio patiti del genere pomposo ed enfatico, qui a volte persino troppo pomposo ed enfatico, come in “Ramses Retaliates”. La soundtrack di Exodus è da consigliare anche agli appassionati di musica new-age, che fa capolino in alcuni brani come “Returning to Memphis”. Tutti gli altri invece possono procedere tranquillamente con un esodo verso soundtrack più affascinanti, molto più affascinanti di questa.

di Marco Goi per Oggialcinema.net


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