Le aziende ora devono creare un progetto di intrattenimento e spettacolarizzazione, in grado di "toccare le giuste corde" dei consumatori.
E' necessario dunque comunicare con il target, "solleticando" la parte emotiva degli individui. A differenza dell'esposizione passiva tradizionale al messaggio, in questo caso i soggetti vengono coinvolti in un'esperienza reale allo scopo di legarli al marchio, che viene infatti sperimentato in prima persona.
La partecipazione è quindi essenziale in quanto per natura gli individui credono maggiormente a ciò che vivono sulla propria pelle o che viene loro raccontato da contatti fidati.
L'esperienza deve risultare memorabile e rilevante e soprattutto deve essere sensoriale, emotiva ed intellettuale, in grado di lasciare il segno.
Si riduce così la distanza tra brand e consumatore, rivolgendosi con queste campagne ad un'audience più ristretta, costruendo però un legame profondo a livello personale ed emozionale.
Il risultato? Le persone coinvolte molto spesso amplificano spontaneamente il messaggio attraverso i canali social, raccontando l'esperienza vissuta o condividendo videoclip di testimonianza, creando di riflesso "pubblicità gratuita" al marchio stesso.
Navigando sul web si possono visualizzare numerosi esempi di campagne realizzate da celebri brand; eccone un esempio, diventato un caso virale che ha spopolato sui social network.
Elisa