Le notizie di stampa che si susseguono rendono lo scenario che si riferisce all’Expo sempre più preoccupante, sia per quanto riguarda la manifestazione, che per la sorte delle aree su cui sarà realizzata.
Sembra infatti che stia perdendo la sua netta caratterizzazione come orto planetario per diventare prevalentemente un’Expo dei padiglioni e che le aree dovranno essere ‘valorizzate’, sia per placare gli appetiti dei proprietari che per sostenere gli ingenti costi di urbanizzazione.
Ma c’è da domandarsi se ciò che sta accadendo fosse del tutto imprevedibile già dall’inizio.
Fin dalla presentazione del masterplan nel settembre del 2009, Lucio Stanca aveva calcato molto sull’aggettivo ‘concettuale’ a indicare che, dal suo punto di vista, si trattava di un’idea più che di un vero e proprio progetto.
Lo stesso Stefano Boeri aveva manifestato il sospetto che il masterplan della Consulta architettonica fosse stato accettato soprattutto per superare una fase di impasse che già nel 2009 rischiava di far revocare l’assegnazione dell’Expo a Milano da parte del BIE.
Dato che dell’Expo abbiamo discusso sia con Boeri che con Claudia Sorlini, Clino Castelli, Giorgio Galli ed altri il 9 marzo e il 30 novembre 2009, è interessante andare a riascoltare gli interventi di quei due incontri, perché ci consentono di misurare la distanza tra quanto si era immaginato, i programmi e ciò che si sta portando avanti oggi (clicca qui) . .
Come contributo al dibattito del prossimo incontro mi sono nel frattempo arrivati una proposta di lavoro di Giorgio Ferraresi, un testo di Jacopo Gardella e un articolo di Luca Mercalli che potete leggere in anticipo (clicca qui) .
Io stesso, subito dopo la vittoria di Pisapia, in un articolo per Arcipelago Milano (clicca qui) , a parte le dimissioni della Moratti da commissario straordinario, ho previsto le difficoltà che si stanno puntualmente manifestando, ma ho anche cercato di dare indicazioni per come districarsi da questo ginepraio, senza mandare a fondo l’Expo ma favorendone anzi il successo.
Ai nostri invitati Stefano Boeri, Daniela Volpi, Claudio De Albertis e Andrea Kerbaker abbiamo chiesto di discuterne con noi per aiutarci a comprendere la situazione e capire cosa si possa fare in concreto per farvi fronte.
Vi aspetto lunedì 18 luglio alle 18,00 nello studio in via della Braida, 1
Emilio Battisti