L’analisi verte su alcuni campionati Europei (Inghilterra, Spagna, Francia, Germania, Olanda, Svizzera, Austria), Sudamericani (Brasile, Argentina) e sugli USA.
Interessante, ancorché non di natura prettamente economica, la chiusura della tesi da parte di Paratici:
Dopo aver descritto, con questa tesi, quella che personalmente considero una possibile nuova strada da percorrere spero di potermi trovare presto nella condizione di poter mettere in atto le mie idee.
Mi piacerebbe un giorno riuscire a proporre ad un presidente di rinunciare all’acquisto di un
giocatore, ipotizzando un costo di 4/5 milioni di euro ( trasferimento + ingaggio lordo), destinando la stessa somma ad un progetto per la costruzione di un centro sportivo attrezzato con le più moderne strutture capaci di accogliere e far crescere le giovani speranze del nostro calcio.Ho cercato di raccontare “il calcio degli altri” ma ho anche voluto esternare le mie convinzioni, in alcuni passaggi anche in modo provocatorio, con la speranza di poter contribuire, in prima persona, in un futuro non troppo lontano a costruire un nuovo modello, magari meno conservatore e più coraggioso, che possa privilegiare aspetti che ritengo fondamentali ma che oggi vengono pericolosamente e volutamente ignorati e che penalizzano il nostro calcio.
Visto il grande amore che nutro nei confronti di questa professione spero di essere riuscito a lanciare un messaggio positivo e propositivo che possa aiutare, anche in minima percentuale, il mondo del calcio a crescere e migliorare.
Introduzione
Capitolo I: Considerazioni di carattere economico sul calcio europeo
Capitolo II: Inghilterra
Capitolo III: Spagna
Capitolo IV: Francia
Capitolo V: Germania
Capitolo VI: Olanda
Capitolo VII: Svizzera
Capitolo VIII: Austria
Capitolo IX: Brasile
Capitolo X: Argentina
Capitolo XI: U.S.A.
Conclusioni