Tuttavia ci sono poi casi come quelli accaduti a Felipe Massa che rischiò di perdere un occhio quando nel 2009 un pezzo della sospensione della Brawn GP di Barrichello si schiantò sul casco del brasiliano a 280 all’ora o come quello sempre nello stesso anno in cui morì Henry Surtees, pilota diciottenne della GP2, colpito in pieno da una ruota vagante.
Dopo il crash del GP del Belgio in cui Grosjean ha praticamente planato di fronte alla testa di Alonso, sono cominciate a nascere supposizioni su un eventuale incremento della sicurezza dell’abitacolo e una possibile evoluzione dello stesso in una struttura chiusa.
Il Direttore Tecnico della McLaren Paddy Lowe ha esortato a fare in fretta dichiarando quanto segue : - Quante volte abbiamo assistito a scene simili e abbiamo detto “che fortuna ha avuto quel pilota”. Un giorno non andrà altrettanto bene e tutti diremo “bisognava fare qualcosa” .
Sul sito IACOSKI.com che si occupa di pubblicare lavori di concept design di autovetture è possibile vedere il render di una possibile evoluzione delle monoposto di formula 1. Il designer dichiara che dopo un lavoro lungo 2 anni, cominciato nel 2009 è riuscito a tirar fuori una monoposto con abitacolo completamente chiuso, tuttavia aggiunge di non chiedere per quanto riguarda le proprietà aerodinamiche e il modo in cui il pilota può uscire dalla vettura entro 5 secondi, ed esorta di lasciare questo lavoro a maghi della tecnica come Adrian Newey. ammiriamo questo splendido concept :
Anche nel videogioco Gran Turismo 5, gli sviluppatori, ai tempi, ignari “forse” del problema sicurezza e “abitacolo chiuso” hanno sviluppato, sempre nel gioco e ci tengo a precisarlo, un prototipo della RedBull con cockpit chiuso, vediamone la grafica :
O un altro magnifico concept sviluppato da Lamborghini, più adatto però a vetture da Gran Turismo:
Tuttavia questi affascinanti sistemi, riprodotti magnificamente in questi concept sono carichi di grossi limiti e potrebbero migliorare delle cose in termini di sicurezza a scapito di altreche adesso funzionano, infatti Stefano Domenicali dice che una delle preoccupazioni principali è che tali sistemi possono rivelarsi pericolosi in caso di emergenza, ovvero nel caso ad esempio che la vettura prenda fuoco e il pilota debba abbandonarla velocemente.
Il problema dunque sarebbe di competenza dei designer, che dovrebbero trovare una soluzione per integrare bene la struttura con il resto della monoposto, cambiando possibilmente anche la posizione di guida del pilota e prevenendo così i rischi di cui sopra in caso di incendio o emergenza di abbandono del veicolo.
Quindi a questo punto credo sia giusto parlare di EVOLUZIONE di tutto l’abitacolo, cercando di migliorare anche la postura del pilota, forse a scapito un poco dell’aerodinamica generale e delle prestazioni assolute della monoposto ma a grande vantaggio della SICUREZZA e della SALUTE di questi eroi che in ogni GP rischiano la vita.