23 febbraio 2014 – Tanti auguri a Niki Lauda! Il manager della Mercedes festeggerà decisamente con un sorriso questo suo 65. Compleanno, visto che i suoi alfieri, Hamilton e Rosberg, si stanno dimostrando in grado di essere nelle primissime posizioni nella stagione che verrà.
La sua carriera, ostacolata dalla sua famiglia di ricchi banchieri austriaci, fu quasi repentina; nel corso della fine degli anni 1960 si fece prestare del denaro per competere nelle categorie minori (Formula Vive e Formula 3), per poi debuttare in Formula 2. Il primo test lo mise a confronto con un altro pilogta che diventerà un grandissimo, senza però riuscire a ottenere quello che avrebbe meritato, ossia un Mondiale: Ronnie Peterson. “Andammo a Thruxton per dei test. Girò per primo Lauda: gli feci fare una decina di giri, chiedendogli di spremere più che poteva l’auto, perché avevamo diverse modifiche e volevamo capire pregi e difetti; dopodiché cedette la sua monoposto a Ronnie Peterson. Quando Ronnie salì sulla monoposto io e Niki andammo dietro al guardrail di una curva molto veloce del tracciato per ammirare meglio il comportamento della 712M. Quando fece la curva, Ronnie Peterson mandò il retrotreno della March in sbandata, facendo il filo al guardrail.
Nel 1972, dopo un anno difficile in Formula 2, solo l’errore del team di sostituire i propri motori fece perdere il titolo all’austriaco, dopo l’ottimo inizio di stagione. Nel frattempo debutta in Formula 1 e nel 1973 passa alla BRM, dove si guadagnerà il rinnovo con risuiltati di rilievo, tra cui il 5. Posto a Spa. Rinnoverà il contratto per altre 2 stagioni, ma a mettersi di traverso fu Enzo Ferrari, che lo convinse a entrare nel team di Maranello(dove verrà simpaticamente soprannominato “culo d’oro”) e l’austriaco pagherà personalmente lee penali per il recesso. Sarà Clay Regazzoni, suo vecchio compagno in BRM , a volerlo in rosso e l’austriaco, dopo le difficoltà iniziali alla 312B3 che si appalesarono nei test invernali (pare abbia addirittura esclamato, di fronte a Enzo Ferrari “Questa macchina è una merda!”) lo aiuterà a lottare per il titolo 1974, che gli sfuggirà per pochi punti. Ma il Drake aveva deciso di puntare nel 1975 tutto su Niki, e non sbagliò. La nuova soluzione del cambio trasversale risultò vincente e porterà lo stesso Lauda ai vertici nelle classifiche sin dalle prime gare e gli permetteranno di conquistare il titolo nella marea rossa di Monza, dove a vincere sarà Regazzoni.
I rapporti con il Drake si deteriorarono e prima venne licenziato Regazzoni, poi Reutemann si prese il ruolo di prima guida per il 1977. Ma l’argentino, dopo una brillante vittoria in Brasile, dovette fare i conti con il rabbioso ritorno di Lauda. Hunt dirà «Non crediate che Niki sia finito!» e infatti con 4 vittorie e un secondo posto si aggiudicherà di fatto il Mondiale, la cui certezza definitiva arriverà sul circuito di Zandvoort. Niki se ne andrà polemicamente prima del termine della stagione e porterà il numero 1 sulla Brabham capitanata da Ecclestone e sulla sua Ferrari salirà Gilles Villeneuve.
Nel 1978 Niki otterrà una vittoria in Svezia grazie al ventilatore montato dietro l’alettone posteriore, poi messa al bando, e una a Monza. Nel 1979, i risultati di Lauda saranno abbastanza buoni, anche se problemi tecnici di varia natura lo costringeranno a diversi ritriri e al clamoroso abbandono della F.1.
Il suo amore rimarrà sempre quello con la Ferrari e nel 1991 Luca di Montezemolo, suo team manager, lo vorrà quale suo consigliere fidato nella nuova gestione della Scuderia, nel periodo più difficile della storia. Lauda riuscirà a far ritornare in Ferrari Gerhard Berger e nel 1993 verrà ingaggiato anche Jean Todt oltre al ritorno di John Barnard come capotecnico.
Lauda tornerà in Formula 1 nel 2000, al timone del team Jaguar, ma in questo caso i risultati saranno molto inferiori alle aspettative, con 2 podi di Eddie Irvine in 5 anni, prima di ritirarsi dal mondo delle corse ed essere rilevata dalla Red Bull.
Alles Gute zum Geburtstag, Niki!
F1 | Auguri a Niki Lauda, il “computer” festeggia 65 anni!F1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi