17 settembre 2015– Il grande circus esce dai confini dell’Europa per arrivare a Singapore, sede del Gran Premio sul circuito cittadino di Marina Bay.
Assieme a Monaco il circuito di Singapore è uno dei più lenti del mondiale. Visto l’elevato numero di curve – se ne contano 22 – e il fatto che si corre di notte il tracciato è considerato uno dei più difficili della stagione. Oltretutto il clima umido e caldo stressa incredibilmente i piloti che devono guidare circa per due ore in questo inferno, dove tutti i piccoli errori possono essere fatali vista l’assenza delle vie di fuga.
Solitamente le gare in questo circuito sono povere di spettacolo, perché non si hanno veri e propri punti chiari di sorpasso, solo i grandi campioni riescono ad inventarsene uno. L’unico modo per sopravanzare gli avversari è giocare sulle strategie e sulla safety car che esce frequentemente visto il percorso.
Le vetture a Singapore corrono con un assetto da alto carico aerodinamico e con le sospensioni più morbide e reattive possibili, perché essendo un circuito cittadino l’asfalto è molto irregolare e pieno di buche. Queste rendono instabile la vettura soprattutto in frenata e in accelerazione. Per aiutare la trazione in uscita dalle numerose curve lente la Pirelli ha portato la mescola Soft e Supersoft.
Una delle scuderie che punta ad avere buoni risultati in questo week-end di gara è la Red Bull che crede fortemente nella superiorità del suo telaio, ma quasi certamente la Mercedes sarà comunque superiore alla scuderia di Milton Keynes. La Ferrari solitamente fa fatica nei circuiti lenti in cui serve carico aerodinamico al posteriore e trazione, ma l’alto degrado dei pneumatici e le mescole morbide potranno aiutare la rossa ad avvicinarsi alle Mercedes e a tenere a bada le Red Bull.
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