F1 | Crisi Vettel: ecco i motivi delle sue difficoltà

Da Tony77g @antoniogranato

Federico GrossiF1Sport.it

26 Aprile 2014 – Dopo le prime 4 gare, Sebastian Vettel è sembrato il pilota con più difficoltà in questo inizio di stagione, sia con le nuove vetture, sia con il nuovo compagno di squadra, Daniel Ricciardo. Il campione tedesco inoltre è stato bersagliato dalla stampa, come se 4 titoli mondiali non bastassero a dimostrare il suo valore, dopo queste prime gare. Da Barcellona potremmo capire se ha ancora bisogno di dimostrare il suo talento o se questo inizio di stagione è solo un periodo di passaggio.

Lo smacco ricevuto da Kobayashi nell’ultimo Gp è l’emblema della crisi del campione in carica Sebastian Vettel. Il Giapponese della Caterham, nel corso del gran premio di Cina, si è preso il lusso di sdoppiarsi dal 4 volte campione del mondo, che non ha preso bene la manovra del nipponico. Come se non bastasse, sempre in Cina, il team ha imposto nuovamente al tedesco di lasciar passare l’altra Red Bull di Daniel Ricciardo, solo che a differenza del Bahrain tale ordine è stato ignorato.

Nonostante gli enormi progressi compiuti dalla vettura austriaca, Vettel sembra ancora non trovarsi a suo agio non solo con la RB10, ma con questo campionato in generale. Le nuove regole sembrano aver penalizzato di più il campione tedesco, abituato a “fluttuare” sulle sue precedenti vetture e soprattutto a disintegrare ogni tipo di avversario. Quest’anno la musica è diversa per il giovane Sebastian, che si è ritrovato contro persino il proprio team, che lo ha sempre coccolato e quasi “viziato”, mentre ora per ben due volte gli ha imposto di lasciar passa il rampante compagno di squadra. Una cosa impensabile qualche tempo fa, basti pensare al Gp della Malesia dello scorso anno. Ora Sebastian si trova ad un punto cruciale della sua carriera, in cui deve dimostrare se vale davvero quei 4 titoli mondiali o se la maggior parte del merito è stata veramente di  Newey e dei suoi uomini.

Le cause di questa crisi di inizio stagione sono principalmente 3:

  1. Il difficile ambientamento con le nuove vetture.
  2. I problemi di adattemento del suo stile di guida con esse.
  3. Il confronto con il compagno di scuderia.

Partiamo dal punto 1. Sicuramente Vettel era il pilota che riusciva a sfruttare al massimo le vetture precedenti della casa di Milton Keynes, grazie all’elevato carico aereodinamico che esse genereavano. Su questa caratteristica, come vedremo nel punto 2, ha fondato il suo stile di guida molto aggressivo ma estremamente preciso allo stesso momento. Con le nuove vetture, il carico aereodinamico è stato drasticamente ridotto, inoltre i nuovi motori hanno tempi di risposta diversi da quelli aspirati. E qui arriviamo al punto 2: il suo stile di guida, che è sicuramente il punto fondamentale di queta analisi. Vettel era abituato negli scorsi anni ad una vettura che possedeva uno straordinaria agilità e un notevole carico aereodinamico, che gli permetteva di affrontare le curve ad altissima velocità grazie all’incredibile tenuta di strada. Dunque, nonostante la Red Bull non fosse una vettura velocissima, riusciva comunque a surclassare i suoi avversari grazie alla tenuta di strada eccezionale. Con le nuove regole, come si è visto soprattutto in Australia, Vettel ha provato ad approcciarsi alle nuove vetture con il suo tradizionale  stile di guida, e il risultato è stato un 15esimo posto in qualifica ed un inizio di gara difficilissimo fino al guasto che lo ha costretto al ritiro. Anche sei Malesia, il campione tedesco ha tirato fuori gli artigli e la classe da vero campione, in Bahrain e in Cina tale prestazione è sembrata solo un fuoco di paglia visto che il tedesco è stato quasi umiliato dal compagno di squadra.

Arriviamo quindi al punto 3: Ricciardo. E’ vero che l’australiano è senza dubbio il pilota rivelazione di questo inizio di stagione, ma nessuno si sarebbe aspettato che avrebbe potuto tener testa al 4 volte campione del mondo. Se non fosse per la squalifica di Melbourne, Ricciardo sarebbe terzo nel mondiale e avrebbe 10 punti di vantaggio sul compagno di squadra. Per la prima volta dunque Vettel si trova a non essere più il pilota privilegiato del suo team, anzi si trova addirittura a dover subire, per ben due volte, un ordine di scuderia.

Il tedesco si trova così ad avere una macchina non adatta alle sue caratteristiche, a non avere l’appoggio totale del team e un compagno di squadra che nonvuol sapere di stargli dietro. Naturalmente questo momento di crisi ha fatto resuscitare tutti i suoi più grandi critici, che in questi anni lo hanno sempre definito un pilota mediocre che vinceva solo grazie alla sua macchina, insomma le solite chiacchere da bar. Per Vettel però è arrivato il momento di dimostrare la sua vera classe anche in un momento di difficoltà assoluta, e il prossimo Gran Premio sarà il primo banco di prova fondamentale per la sua stagione.

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