17 Novembre 2015 – Il Lewis Hamilton visto nel weekend ad Interlagos è stato completamente differente da quello visto per esempio ad Austin dove ha vinto il suo terzo titolo. La sensazione che si percepisce è che il pilota della Mercedes non sa perdere, dimostrando ancora di non essere un vero campione.
Di Alberto Murador
La settimana appena conclusa pochi giorni fa non è stata di certo tra le più memorabili nella vita di Lewis Hamilton, se si considera per come sia iniziata e per come sia finita. Il pilota inglese della Mercedes per motivi extra sportivi è arrivato con un giorno di ritardo rispetto ai suoi colleghi nel circuito di Interlagos, di fatto non è potuto essere presente alla conferenza stampa del giovedì.
Da quanto affermato dagli addetti stampa della Mercedes Hamilton non è potuto essere presente per una lieve forma d’influenza, ma come tutti oramai sanno il britannico è giunto il giorno dopo in Brasile per via di un incidente stradale nelle strade del Principato di Monaco che ha visto il pilota Mercedes coinvolto.
Tale incidente non è stato visto di buon occhio dal suo team ma soprattutto dal Presidente FIA Jean Todt, quest’ultimo sempre molto presente ed attivo sul fronte della sicurezza stradale. Proprio Hamilton essendo ambasciatore della FIA per quel che riguarda la sicurezza stradale, non ha fatto una bellissima figura nonostante nell’incidente non ci sono state conseguenze gravi ( per fortuna ).
Nella giornata di sabato prima delle qualifiche il pilota inglese è stato ripreso in privato da Todt, probabilmente per avere delucidazioni in merito all’accaduto del fuori programma a Montecarlo; anche se la sensazione è quella che questo richiamo da parte di Todt possa avere infastidito (e non poco) Lewis Hamilton. Proprio al termine del Q3 il pilota inglese non si è presentato alla foto dei primi tre classificati, lasciando “soli” Rosberg e Vettel e senza dubbio mancando di rispetto ad entrambi.
Il giorno seguente durante la drivers parade poche ore prima della gara Hamilton ha continuato a tenere lo stesso atteggiamento visto nella giornata di sabato, distaccato da tutti gli altri piloti e probabilmente ancora “offeso” per la fresca ramanzina di Todt; mentre al termine del Gp Hamilton non ha nemmeno teso la propria mano nei confronti del vincitore e compagno di squadra Rosberg. Questo forse è stato il gesto meno elegante di tutto il weekend da parte del pilota britannico.
La sensazione è che Hamilton snobbi totalmente il compagno di squadra, in particolar modo quando il tedesco riesce ad avere la meglio sul pilota ex McLaren; dimostrando così di non saper accettare la sconfitta nonostante abbia dominato questo 2015. Un vero campione d’altronde è colui che stringe la mano ai rivali sia in caso di vittoria che di sconfitta, anche perché non si può essere un vero vincitore quando non si vuole ammettere sportivamente una sconfitta subita.
Probabilmente il contratto multimilionario con Mercedes, il glamour e la bella vita hanno cambiato in qualche modo il carattere dell’inglese, ed un bel bagno d’umiltà potrebbe fargli solo che bene.
F1 Ecco il vero Lewis Hamilton!F1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi