Antonio GranatoF1Sport.it
18 giugno 2015 – Siamo arrivati alla vigilia del GP d’Austria, gara che in molti attendono per verificare il reale potenziale dei loro interventi sia in ambito aerodinamico che motoristico. Tra queste la Ferrari che dopo l’atipica pista di Monaco e le disavventure Canadesi, spera in Canada in una gara senza noie e da dove spera di ottenere le risposte attese.
di Segui @antoniogranato
Per la Ferrari in effetti è proprio l’ora della verifica, dopo gli aggiornamenti di Barcellona (utilizzati solo su una macchina), dopo la pista di Monaco, dove certamente non poteva ricavare riscontri aerodinamici adeguati e il Canada dove Vettel arretrato da guai prima elettrici e penalità dopo, ed un Raikkonen non certo brillantissimo (testa coda e ripartenza sconsiderata); ora in Austria cerca di capire, misurandosi con gli avversari, dove effettivamente sia la SF15-T.
Questa settimana anche Autosprint conferma le indiscrezioni che avevamo raccolto e pubblicato il 2 giugno scorso http://www.f1sport.it/2015/06/02/f1-motori-ferrari-si-muove-mercedes-attende/ in cui indicavamo l’incremento di cv intorno ai 10 – max 15 cv. Cavalli che ad ogni modo aiutano e che insieme al pacchetto aerodinamico portato per la prima volta in pista a Barcellona potrebbero aiutare la Ferrari a compiere ancora un altro piccolo passo in avanti verso le imprendibili Mercedes.
Proprio le Mercedes che in Canada, senza spendere alcun gettone hanno modificato la loro PU con interventi mirati all’affidabilità (unici interventi permessi senza l’utilizzo di gettoni… come se ne avessero bisogno vista la già eccellente affidabilità) interventi che secondo alcuni – Ted Kravitz inviato di SkyUK è stato uno dei primi a parlarne durante una diretta dai box – avrebbero però portato anche ad incrementi di potenza e prestazionali.
Novità interessanti si vedranno dalla Mclaren che passato il crash test del nuovo muso in versione corta si appresta a farlo debuttare in pista proprio in Austria. A quanto sembra ormai la tendenza di quasi tutti i team è quella di accorciare i musetti e aumentare la portata dell’aria che potrebbe scorrere nella parte inferiore della monoposto.
A fare eccezione a questa tendenza pochi team, tra questi la Scuderia Ferrari che dopo aver studiato al lungo in galleria del vento il nuovo musetto e di cui James Allison aveva anche parlato: “Sicuramente non sarà cortissimo. Questo dipende dalla particolare impostazione del nostro telaio, perché in alternativa non saremmo in grado di superare i crash test” , ora in Ferrari visti i problemi avuti con gli aggiornamenti aerodinamici sembrano intenzionati a concentrarsi su altro anche perché sia Vettel che Raikkonen sembrerebbero soddisfatti del bilanciamento della loro vettura e sembrerebbe, secondo alcune indiscrezioni che Simone Resta sia contrario ad interventi su questa parte della vettura.
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