Roma, 18 marzo 2014 – Con l’introduzione da quest’anno di una componente elettrica molto più importante rispetto a quella presente in passato, le prestazioni dei nuovi Power-Unit sono legate proprio alla capacità delle squadre di far interagire al meglio i vari componenti tra loro e a sfruttarne tutte le potenzialità.
Durante il week-end di gara avevamo ricevuto notizie, secondo cui, durante le qualifiche i piloti avrebbero potuto disporre della massima potenza erogabile per un solo tentativo e non avrebbero avuto la possibilità di eseguire due giri buoni consecutivi, a causa dell’impossibilità di ricaricare le batterie a sufficienza per un doppio tentativo. Guardando però le qualifiche, ciò che è apparso e che buona parte dei piloti riuscissero a “tirare” per due giri senza problemi, anzi riuscendo anche a migliorarsi, (vedi Hamilton e Ricciardo in Q3, Rosberg è stato fermato dalla bandiera a scacchi). Mentre chi effettivamente non riusciva ad eseguire due giri consecutivi buoni era proprio la Ferrari. Alonso infatti in Q3 pur riuscendo a passare in tempo sul traguardo per un ultimo tentativo, dopo un primo settore che lo vedeva migliorarsi abortiva il giro senza un motivo apparente, finita la carica?
Se fosse veramente così, tutto sommato pensiamo che il problema sia risolvibile, la parte elettrica infatti è ampiamente sviluppabile e modificabile durante la stagione (il motore endotermico no). Crediamo quindi che prima di condannare la Rossa, come già in molti hanno fatto, bisognerebbe aspettare ancora qualche gara per farsi un’idea ben precisa e capire se ci aspetta una stagione diversa o l’ennesimo campionato all’inseguimento e di sofferenza.
F1 | Ferrari, problemi di ricarica?F1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi