F1 | GP Abu Dhabi: bella rimonta Red Bull

Da Tony77g @antoniogranato

Pietro SacconeF1Sport.it

23 novembre 2014 – Ad Abu Dhabi bella gara della Red Bull che rimonta con Ricciardo e Vettel dopo la penalità post-qualifiche che aveva fatto partire entrambe le vetture dai box. Emozione per il saluto di Vettel.

Una bandiera tedesca, la scritta Danke in pit lane e sul casco, un cartello con il riepilogo delle vittorie ottenute in 6 anni insieme. Prima della gara, la Red Bull ha festeggiato Sebastian Vettel, il pilota cha ha fatto la storia della scuderia, l’uomo che ha reso speciale una scuderia che prima del suo arrivo aveva raccolto solo un podio, con David Coulthard in Canada nel 2008. Di Vettel la prima vittoria del team in Cina nel 2009, di Vettel 38 delle 50 vittorie della Red Bull, di Vettel i 4 titoli piloti ottenuti dal team angloaustriaco. Gli abbracci carichi di commozione con Hellmut Marko e Chris Horner testimoniano l’affetto tra il pilota ed un team che lo ha accompagnato da quando era ragazzino ai trionfi in F1. Vettel cerca nuovi stimoli, una sfida che possa consacrarlo ed andrà in Ferrari, la Red Bull cerca un progetto giovane e frizzante per tornare a stupire ma il saluto non cancella l’affetto.

In pista, la gara di Yas Marina iniziava male: dopo una buona qualifica con entrambi le vetture in terza fila, le due Red Bull venivano penalizzate per un’eccessiva flessibilità dell’ala anteriore ed erano costrette a partire dalla pit lane, come fu nel 2012 con Vettel. Se nell’anno del terzo titolo il tedesco rimontò con una strategia aggressiva ed un po’ di fortuna fino al podio, poco meno ha fatto oggi Daniel Ricciardo, ancora una volta strepitoso. L’australiano, partito con la più duratura gomma soft, è stato da subito più veloce del compagno e dopo otto giri era già ottavo. Con un primo stint molto lungo di ben 28 giri, Ricciardo si è trovato anche in zona podio, davanti a Bottas. Buona la gara anche dopo il primo cambio gomme, con i soliti sorpassi decisi a tenerlo in alto, poi l’ultima parte di gara lo ha fatto chiudere al quarto posto, a meno di nove secondi dal terzo posto, dopo una serie di giri con un ottimo passo. E’ stata l’ennesima dimostrazione del talento di un pilota che, dopo gli anni in Toro Rosso, ha trovato l’affermazione, unico pilota non Mercedes a saper vincere in Canada, Ungheria e Belgio. Ottimo il terzo posto in campionato, raggiunto con strategie spesso corrette e sorpassi coraggiosi e molto ben costruiti. Per lui, l’emozione sarà preparare in inverno una macchina che possa permettergli di vincere più gare: senza Vettel, che a sorpresa ha battuto nello scontro diretto, tutta la pressione sarà sulle sue spalle e dovrà dimostrare il suo valore anche iniziando da prima guida.

Ha faticato di più Sebastian Vettel, parso più coinvolto dai saluti alla squadra e dal prepararsi alla Ferrari che alla gara: l’ennesima difficoltà, la penalizzazione, lo ha fatto partire meno deciso del solito. Il tedesco ha rimontato, entrando in zona punti dopo pochi giri e raggiungendo anche la quinta posizione. Lontano da Ricciardo, Vettel dopo l’ultimo cambio gomme ha potuto sorpassare per l’ennesima volta in stagione Fernando Alonso, in una lotta per l’ottava posizione che non è abbastanza nobile per il pedigree dei due campioni. In virtù dei problemi di Rosberg, che ha lottato con una macchina che non andava più, il campione uscente si è tolto il lusso di superare una Mercedes, situazione mai vista durante un campionato faticoso. L’ottavo posto non permette a Vettel di tenere dietro Bottas nel campionato piloti: Seb chiude la sua stagione al quinto posto, appena davanti a Fernando Alonso in quello che è stato il duello dell’onore, lontano dai fasti dei tempi d’oro. Quattro podi per salutare il team, con il secondo posto di Singapore come miglior risultato stagionale. L’emozione più grande della giornata sarà stata nel giro di rientro, l’ultimo con la sua macchina, con il saluto via radio che gli avrà riportato alla mente il team radio di quattro anni fa, con il saluto per il primo titolo, il rientro nel box, il realizzare che da stasera la sua vita di pilota cambia drasticamente. Come all’ultimo giorno i scuola: emozione, commozione, paura, per un futuro tutto da scrivere, per una sfida tanto affascinante quanto impegnativa.

Si chiude quindi con una gara gagliarda la stagione della Red Bull. Il team di Milton Keynes chiude al secondo posto, prima scuderia dopo l’irraggiungibile Mercedes, con tre vittorie che la rendono l’unica scuderia ad aver vinto esclusa la fortissima Mercedes.

Il futuro comincia domani, con la preparazione ai test che iniziano martedì e che sono il primo passo verso il 2015. La nuova line up vedrà l’ingresso di Daniil Kvyat, giovane pilota russo in arrivo dalla Toro Rosso, ad affiancare il confermatissimo Daniel Ricciardo, protagonista assoluto di una stagione per lui eccezionale. A marzo, in Australia, dopo sei anni il team dovrà partire senza Vettel, un uomo che ha sempre lavorato molto per la scuderia. Ai due giovani piloti l’arduo compito di scrivere una nuova pagina di storia per la Red Bull.

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