Il GP d’Italia di Formula 1 potrebbe correre dei rischi nel suo regolare svolgimento per via di una protesta dei commissari di percorso.I commissari attendono da quasi un anno il rimborso spese per l’edizione del 2012. La notizia proviene direttamente da Monza dove gli addetti ai lavori hanno ricevuto una email dall’ACI nella quale è stato comunicato a tutti che nonostante le promesse, ci sarà un ulteriore ritardo nel pagamento delle spettanze.I circa 250 commissari che lavorano al GP d’Italia prendono 50 euro di rimborso carburante per ciascun giorno di presenza in Autodromo, alcuni sono anche costretti a prendere giornate di ferie per poter prestare servizio. Non chiedono nulla in cambio, fanno il loro lavoro gratis, ma giustamente, non ci vogliono rimettere anche perchè l’ACI a inizio anno non dimentica di farsi versare la tessera e la licenza per poter svolgere il commissario.“Dall’Automobile club non sanno dirci con precisione quando verremo pagati in compenso a inizio anno ci chiedono di pagargli la tessera e la licenza” ha dichiarato uno dei commissari. “C’è chi pensa solo alla gara dimenticandosi, però, che qualcuno guadagna su di noi e sulla nostra fatica”. “A Monza la sicurezza è l’unica cosa decente della pista, per il resto dobbiamo stare 13 ore sotto qualunque meteo, senza un bagno e un lavandino, e ci tocca andare in mezzo al bosco (alcune volte ci sono con noi anche donne), con 2 sedie per 10 persone e un tavolino sbilenco, in condizioni igienico-sanitarie pessime”.
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