A poco più di dieci giri dal termine siamo rimasti ammutoliti, come il motore della Red Bull di Sebastian Vettel, dominatore fino a quel punto del gran premio di Gran Bretagna, a causa di un problema al cambio. Mani nei capelli per il team-principal della scuderia che mette le ali, Chris Horner, e delusione enorme per Re Sebastian che poteva involarsi solitario in classifica con dozzine di punti di vantaggio su Alonso e compagnia. Invece lo zampino del fato ha rimescolato le carte, il Gran Premio è diventato un mini GP, con safety car in pista allo stop della vettura del campione del mondo e ripresa praticamente da zero a sei giri dal termine, chi aveva gomme fresche ha potuto approfittarne e recuperare parecchie posizioni, come Alonso e Hamilton finiti terzo e quarto. Raikkonen non è stato supportato altrettanto bene dalla sua squadra e ha pagato cedendo dalla seconda piazza alla quinta, con Webber rabbiosamente secondo in rimonta dietro a un bravissimo Nico Rosberg. La Mercedes coglie così il secondo successo stagionale dopo Montecarlo, ma questa volta su una pista “classica”, nel regno dell’automobilismo. Forse le frecce d’argento stanno davvero risolvendo i propri problemi di tenuta e di performance su più giri, non sono più veloci solo per un giro ma durano di più e magari potranno dire la loro fino alla fine della stagione.
La nota dolente l’abbiamo lasciata in fondo: immaginate di essere in Capannina, con la boccia di champagne che via attende al tavolo e una bionda accanto, mentre state ballando vi si stacca la suola delle vostre lussuosissime scarpe e fate l’effetto piede a coccodrillo…. imbarazzo e serata storta… ora questo è accaduto ripetutamente ieri in pista a Silverstone, pneumatici che si dechappavano continuamente su parecchie vetture. Va bene portare i materiali al limite per lo spettacolo ma ci vuole professionismo a certi livelli, al produttore di gomme si richiedono gomme che portino le auto al traguardo, non che lascino i piloti a piedi e nei pericoli in curva a duecento all’ora.
L’atteggiamento del gommista che ha il monopolio in Formula 1 non giova di certo al made in Italy.
In Germania vedremo una gara meno roulette russa? Speriamo vivamente, siano i piloti e le auto a governare la gara, non solo le gomme.