ROUND 6/19 – FORMULA 1 GRAND PRIX DE MONACO 2013 – Anteprima del Gran Premio di Monaco, sesta prova del mondiale di Formula 1, che si corre domenica, 26 maggio 2013, sul leggendario circuito di Montecarlo.
L’ambiente della Formula Uno arriva sul tracciato del principato di Montecarlo dopo aspre polemiche a valle dell’ultima corsa in Spagna che hanno portato ad una radicale rivisitazione dell’intera gomma Pirella, che va dalla costruzione alla mescola. Di questo ne abbiamo parlato ampiamente in numerosi nostri articoli, riferimenti qui e qui.
Il tracciato di Montecarlo, il gioiello dei circuiti del campionato del mondo, inutile dirlo, è un tracciato atipico. E’ quello su cui si percorre la minor parte dei km di una gara, soltanto poco più di 260 sull’intera distanza, ma allo stesso tempo uno di quelli la cui durata in termini di minutaggio è la più alta. Questo perchè la media di percorrenza è molto più bassa rispetto alla media degli altri tracciati.
Montecarlo è un tracciato storico, poche volte mutato nel corso della storia. Si snoda tra le strade del principato monegasco raccordando varie strade e passando per il porto, direttamente a contatto con gli yatch dei vari personaggi milionari che affollano il piccolo stato al sud della Francia.
E’ un tracciato unico, una sfida per i piloti perchè per ogni errore non ci sono vie di fuga ma solo guardrail che attendono che la vettura vada a schiantarsi e ridursi in frantumi. Non sono ammesse distrazioni, a partire dal primo giro delle prove libere fino all’ultimo giro della gara. Questo aspetto mette in risalto le doti di concentrazione e applicazione dei piloti. Fernando Alonso è un ottimo interprete del tracciato, cosi come lo è Mark Webber, due vittorie nelle ultime tre corse, e come lo sono stati per il passato i vari Schumacher e soprattutto Senna.
L’evento monegasco si vanta di possedere la curva più lenta del mondiale, la ‘Vecchia Stazione’, e quella più veloce, quella sotto il tunnel, che va affrontata in pieno quasi come un rettilineo. Il resto delle curve sono tutte a percorrenza ridotta il che comporta che l’assetto della vettura debba essere impostato al massimo carico aerodinamico possibile. Le caratteristiche del tracciato, poi, ovviamente, implicano che la posizione che si va conquistare in qualifica risulta determinante per la gara. Superare è proibitivo per cui chi conquista la pole position, può dire già di avere mezza corsa in tasca. A fronte di ciò, potrebbe essere una corsa positiva per la Mercedes, che ci ha abituato a prestazioni assolute ultimamente in qualifica, anche per il fatto che il consumo degli pneumatici a Montecarlo è abbastanza ridotto, altro tallone d’Achille per le due W04.
Fronte pneumatici: Di fatto a Montecarlo vedremo per l’ultima volta le Pirelli 2013 nel loro formato originale. Cosi come ogni anno, la Pirelli porta qui le due mescole più morbide della sua gamma. Sul tracciato monegasco, quindi, vedremo sfrecciare le PZero Yellow Soft e le PZero Red Super-soft. Questa scelta è dettata da un asfalto molto liscio e dal basso stress che quest’ultimo impone alla copertura.
Fronte DRS: Un’unica zona per l’attivazione del Drag Reduction System è prevista per Montecarlo. Si tratta del rettilineo box. Il detection point è situato subito dopo la chicane delle Piscine, prima delle ultime due curve. Su questo tracciato il DRS non influisce più di tanto in quanto il tempo di apertura dell’ala risulta molto minore rispetto agli altri tracciati e, quindi, permette un delta di velocità tra le due vetture decisamente più ridotto.
Nome del circuito: Circuit de Monaco
Prima corsa sull’attuale tracciato: 1950
Numero di giri: 78
Lunghezza del tracciato: 3.340 km
Distanza di gara: 260.520 km
Record sul giro: 1:14.439 – Michael Schumacher – Ferrari – 2004
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