Singapore 22 settembre 2013 – Nella notte di Singapore, il Re è ancora una volta Sebastian Vettel. Settima vittoria stagionale e terza sul tracciato cittadino di Marina Bay. Ferrari brillanti ma non a sufficienza. Partenza da libri di storia per Alonso e strategia folle che ha fruttato il secondo posto, sesta piazza per Massa in rimonta.
Le Ferrari brillano ma non basta per spegnere la Red Bull di Sebastian Vettel. Una gara lunga ed estenuante per i piloti e per tutti gli appassionati che hanno seguito con palpitazione questo confuso e particolare Gp. La sesta edizione del Gp di Singapore ha visto ancora una volta protagonista la Saftey Car come ogni anno. Dopo l’incidente di Daniel Ricciardo sotto al tunnel, la gara è completamente cambiata per tutti, con la SC in pista, in molti hanno approfittato del momento per rischiare la strategia folle e provare a far saltare il banco. La Ferrari ha così costruito un fantastico ed inaspettato secondo posto con Fernando Alonso ed una sesta piazza, che forse poteva essere di più, con Felipe Massa.
L’altro volto della Ferrari, Felipe Massa, sorride ma pur sempre a metà. Sesto posto in griglia, sesto posto all’arrivo, di certo il brasiliano ha brillato per la continuità ma ancora una volta la strategia non ha pagato. Durante la safety car, Massa ha montato le SuperSoft per provare a rimontare, pneumatici poi ricambiati per finire la gara. Il tutto completato da una splendida rimonta fino al sesto posto che senza dubbio poteva essere di più vista la prestazione di Alonso. “Il team ha voluto rischiare mettendo le super soft per rimontare, c’era la possibilità di salire sul podio con un’altra strategia, l’importante è fare punti. Per come siamo partiti, il sesto posto era fantstico.” ha concluso.
Crederci o arrendersi? Questa è la domanda che al momento spacca in due la tifoseria. Crederci sempre e arrendersi mai, diceva qualcuno, certo è che la Ferrari ora paga tanto da Vettel, il tedesco questo mondiale ormai può solo perderlo. E’ ovvio però che la matematica non ha ancora detto di no è tutto può ancora succedere. Webber non ha finito la gara per un problema di affidabilità, un problema che potrebbe ripresentarsi magari sulla prima delle Red Bull. Gli uomini di Maranello, quest’oggi molto più “geni” che “scemi”, sono proiettati all 99% sul 2014, a detta dello stesso Domenciali, le speranze per il 2013 stanno ormai per finire, Alonso e compagni dovranno sfruttare le varie occasioni al volo nel caso si presentassero.
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